Gli Avari, guerrieri misteriosi a cavallo che contribuirono a accelerare la fine dell’Impero romano, dominarono le pianure tra Vienna e Belgrado per oltre due secoli. Poi, scomparvero senza lasciare traccia.
Gli studiosi hanno cercato le loro origini da allora. Ora, prove archeologiche e genetiche rivelano che gli Avari erano migranti provenienti dalla Mongolia – e la loro migrazione fu, fino a quel momento, il più rapido spostamento a lunga distanza nella storia dell’umanità.
Gli Avari non hanno lasciato scritti. I beni funerari e i resoconti storici suggeriscono che dominarono le pianure dell’attuale Ungheria poco dopo il loro arrivo in Europa circa 1500 anni fa.
Sepolsero le loro élite in imponenti tumuli funerari, circondati da armi e da vasi d’oro e d’argento finemente decorati. Spesso era loro uso seppellire con cavalli ed equipaggiamenti da cavalcare. (Le prime staffe in Europa provengono dalle tombe degli Avari.)
Avari: gli studi
Sono state queste elaborate sepolture a fornire indizi sulle origini degli Avari. Un team internazionale di ricercatori ha estratto il DNA antico dai scheletri di decine di uomini e donne di alto rango sepolti in 27 siti dell’attuale Ungheria.
Confrontando quel DNA con i dati di DNA antico esistenti, il team ha scoperto che le corrispondenze più vicine provenivano dalle tombe del sesto secolo nell’attuale Mongolia, come riportato oggi su Cell.
Choongwon Jeong, coautore e genetista dell’Università nazionale di Seul, afferma:
“Il profilo genetico degli Avari di élite è molto, molto orientale”.
Le prime sepolture degli Avari erano una corrispondenza quasi identica per un individuo sepolto solo poche decadi prima nella Mongolia orientale, mostrando che i primi Avari in Europa probabilmente fecero il viaggio di quasi 7.000 chilometri da soli.
Probabilmente hanno sfruttato il loro stile di vita nomade, le reti commerciali che si estendono attraverso le vaste steppe e la loro abilità di cavalcare per muoversi rapidamente attraverso le pianure dell’Eurasia.
“Il DNA è così vicino che deve essere entro una generazione, o meno”, afferma Jeong.
Quei dati genetici confermano due resoconti storici sulle origini degli Avari. Una fonte cinese del sesto secolo descrive un enigmatico popolo delle steppe chiamato Rouran, uno dei tanti gruppi nomadi a cavallo che si spinsero fuori dalle steppe mongole per attaccare i loro confini settentrionali. L’impero delle praterie dei Rouran fu sconfitto da nomadi rivali nel 552 d.C.