Nato il 31 dicembre del 1842, Giovanni Boldini fu un grande esponente dell’impressionismo italiano. Il suo nome non evoca grandi immagini nella mente di molti, anche se lo meriterebbe, eccome! Oggi parleremo di un’opera in particolare, intitolata “Attraversando la strada” e di come Boldini intese l’impressionismo. In realtà integrarlo in una corrente artistica particolare è limitante, ma lo vedremo più avanti.
La famiglia lo soprannominò dolcemente Zanin, e la dolcezza, di sicuro, non mancherà alla sua pennellata. Un lieto presagio per un luminoso avvenire. Dopo la sua formazione artistica si recò nella capitale della Belle Epoque, entrando subito in contatto con personaggi di spicco. Fra questo citiamo il mercante Goupil e poi artisti come Degas.
Proprio in quegli anni sorgeva e si sviluppava sempre più la corrente impressionista. Nel 1874 ci fu la loro prima mostra, nello studio del fotografo Nadar e vi parteciparono personaggi del calibro di Monet, Renoir, Morisot e Degas. Perché avvenne nello studio di un pittore? Perché nel Salon ci fu un diverbio e la mostra venne criticata fortemente.
Dall’alto del loro orgoglio, i pittori presenti decisero di spostarsi in un luogo dove la loro arte potesse essere apprezzata a pieno. Lo studio di Nadar, appunto. Questi personaggi influenzarono Boldini ed il suo stile, ma non troppo. Il suo modo di dipingere fu un misto parabolico che toccò la corrente dei Macchiaioli, l’impressionismo ed il simbolismo. Niente schemi fissi insomma.
Il suo ambito preferito resterà però uno ed uno solo: la ritrattistica. In particolare sarà la ritrattistica di genere ad entusiasmare Zanin e a fargli sprigionare tutte le sue energie. Anche l’opera in questione ritrae appunto una donna anziana, colta nel suo movimento vivo e calata in una realtà cittadina. L’anziana è di spalle, come il cagnolino alla sua destra. Il cuore della scena è però occupato da una bellissima giovane, di nero vestita.
In mano ha un bellissimo mazzo di fiori, rosa. Un colore molto più acceso rispetto alle carrozze, ai negozi ed alla strada in cui si trova. La pennellata originalissima di Boldini rende viva la scena e cattura l’attenzione dell’osservante. Difficile restare indifferenti di fronte a cotanta bellezza.