Da diversi decenni, per non dire secoli, nel sobborgo lionese di Saint-Laurent-de-Mure giravano voci circa delle gallerie sotterranee. Le dicerie, più simili a leggende che altro, non poggiavano su solide fondamenta probatorie, almeno fino ad oggi. Degli scavi per la ristrutturazione di un preesistente edificio scolastico e la costruzione di un nuovo stabile, hanno rivelato l’esistenza dei presunti camminamenti.
Nello specifico, gli ingressi caratterizzati da archi a tutto tondo in mattoni e malta sarebbero saltati fuori durante l’installazione dell’impianto elettrico utile al cantiere. Il gruppo Préserver St Laurent de Mure, che si occupa della tutela e della promozione urbanistica locale, ha voluto vederci chiaro. Il gruppo di cui sopra ha spedito una nota sia al comune che alla regione. Si chiede un’ulteriore indagine di tipo archeologico per scoprire l’arcano che le gallerie sotterranee celano, non più in via del tutto ipotetica, ma sul piano della più nuda concretezza.
Chiaro come al momento ci si muova solamente in via ipotetica per fornire una spiegazione valida e convincente sulla natura dei tunnel. L’anziano al bar vi fornirà una spiegazione diversa dall’esperto storico che a sua volta dirà qualcosa di differente dall’ingegnere urbanistico. Io, in questa sede, posso solo riportare le teorie che personalmente trovo conformi al resto della vicenda e opportune in relazione al contesto.
Le “voci” accennate all’inizio di questo articolo si riferivano ai camminamenti come delle arterie nascoste con le quali i notabili potevano raggiungere la rocca del Dauphin du Viennois. Secondo questa versione, le facoltose famiglie La Coche e Focachon avrebbero ampliato la rete sotterranea in concomitanza del parco Bois du Baron, in pieno Ottocento.
Prima di proporre teorie ed ipotesi sulla loro funzione, è importante distinguere i tunnel dalle condutture per la regimentazione idraulica. Facile cadere nel fraintendimento, vista la conclamata presenza di una rete sotterranea per lo scarico igienico, voluta e realizzata da enti comunali nel corso dei decenni.
La fantasia vuole comunque la sua parte. Probabile che queste cavità in epoca moderna servissero come passaggio per gli artificieri assalitori. Minare alle fondamenta una struttura difensiva grazie all’utilizzo di queste apposite gallerie era cosa ben nota. I tunnel di Saint-Laurent-de-Mure rivendicherebbero alla perfezione quel passato. In attesa di altre delucidazioni, quella dei sobborghi di Lione resta comunque una gran bella sorpresa.