Fotografia di Ansel Adams, Lago McDonald, Glacier National Park, USA, 1942. Lo scatto è un monumento di tranquillità, con uno splendido bianco e nero dal quale traspaiono quasi i colori del lago e delle montagne che si stagliano sul suo sfondo. Uno dei numerosi paesaggi catturati da Adams, forse fra i più belli, in questo formato fotografico di 14″ x 19″.
Ansel Easton Adams nasce a San Francisco nel 1902, in una splendida zona vicino il Golden Gate Bridge. Suo padre è un imprenditore di successo e ciò gli consentirebbe di completare gli studi serenamente. Ma lui non ama studiare, proprio non gli piace. Inizia anche a cimentarsi nell’arte della musica tramite il suo pianoforte. Nulla da fare, all’età di 20 anni abbandona anche questo. Ma cosa amava dunque Ansel? Era semplicemente un eterno indeciso? Assolutamente no, la sua passione erano i paesaggi naturali.
Sarà la successiva malattia a cambiargli, in meglio, la vita. Afflitto dalla cosiddetta Spagnola, un’influenza letale per più di 50 milioni di persone in tutto il mondo, sarà costretto a letto per lungo tempo. E allora Ansel legge tanto, fino ad incontrare In the Heart of the Sierras, testo di J.M. Hutchings. Le numerose immagini e le loro ricche descrizioni, soprattutto di paesaggi del Parco Nazionale dello Yosemite lo avvicineranno indirettamente al mondo della fotografia.
Una volta guarito Adams diventerà uno dei più grandi fotografi di paesaggi naturali finora conosciuti. “Luna su Half Dome” sarà una splendida foto scattata proprio nello Yosemite, ma anche gli altri scatti avranno ambientazioni molto simili, sempre immerso nella natura com’era. Per lo scatto che commenteremo oggi invece, si recò in Montana, come già accennato, nel Parco Nazionale Glacier, al confine col Canada.
Al momento del tramonto si vede tutta la placidità del lago, così immobile da sembrare quasi finto. Sullo sfondo le montagne, calme anche loro, imperturbabili. Il cielo è invece nuvoloso, ma lascia trasparire una splendida luce che illumina la superficie acquosa. Uno scatto che trasmette tranquillità e, soprattutto, ci mostra la bellezza infinita della sua amata natura.
Una massima diventata famosa di Ansel Adams è: “la fotografia è come una barzelletta: se la devi spiegare non è venuta bene“. Probabilmente il fotografo californiano non ebbe mai questo problema nel corso della sua vita. I suoi scatti sono talmente lucidi e vivi che parlano da soli, senza bisogno di nessun’altra spiegazione. Ma vedendoli ve ne renderete conto da voi.