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bobby leach niagara

Foto del giorno: sopravvivere alle cascate del Niagara, ma non a una buccia d’arancia

Fotografia di Miscellaneous Items in High Demand, PPOC, Library of Congress, Cascate del Niagara, 1911. Quello che vedete in foto è Bobby Leach, l’uomo diventato celebre per essere la seconda persona al mondo a sopravvivere alle cascate del Niagara dopo essersi tuffato nelle suddette in una botte. Ma ciò che non riuscirono a fare le acque impetuose delle cascate, lo fece una buccia d’arancia. Le cascate, infatti, non lo uccisero. Ma una buccia d’arancia sì.

La storia di Bobby Leach e delle cascate del Niagara

bobby leach niagara
Crediti foto: @Miscellaneous Items in High Demand, PPOC, Library of Congress, Public domain, via Wikimedia Commons

Bobby Leach nacque a Lancaster, in Inghilterra, nel 1858 e morì il 26 aprile 1926. Dopo aver lavorato al circo, aveva aperto un ristorante. Come dicevamo fu la seconda persona a buttarsi nelle cascate del Niagara in una botte (sport alquanto sconsigliato, a dire il vero) e a sopravvivere. La prima, infatti, fu Annie Taylor, la quale si cimentò in cotanta impresa il 24 ottobre 1901. Ma se ci seguite da tempo, questa storia dovreste conoscerla bene. Leach, invece, ci provò il 25 luglio 1911. Questo anche perché si vantava sempre con i suoi clienti del fatto che avrebbe potuto fare meglio di Annie qualsiasi cosa lei avesse fatto.

Il fatto che sopravvisse, però, non vuol dire che non si fece male. Tanto male. Infatti trascorse i successivi sei mesi in ospedale, nel tentativo di riprendersi dalle ferite e dai danni causati dalla caduta. Fra l’altro, si era fratturato entrambe le rotule e la mascella.

bobby leach
Crediti foto: @Robert Leach – Library and Archives Canada. Copyright: Expired., Public domain, via Wikimedia Commons

Probabilmente si sarebbe fatto ancora più male, ma era abituato alle cadute. Infatti era stato un artista presso il Barnum and Bailey Circus e conosceva bene le tecniche di stunt. Comunque sia, dopo aver portato a termine la sua impresa, ecco che nel 1920 decise di tornare alle cascate del Niagara per gestire una sala da biliardo.

Arrivato a 60 anni, pensò che fosse una buona idea provare a nuotare nelle rapide, ma dopo svariati tentativi fallimentari rinunciò a tale impresa. Proprio durante uno di questi tentativi, dovette ringraziare William “Red” Hill Sr., un abitante della zona, che lo salvò mentre stava per annegare. Red divenne poi celebre in zona per i numerosi salvataggi.

bobby leach ferito
Crediti foto: @Miscellaneous Items in High Demand, PPOC, Library of Congress, Public domain, via Wikimedia Commons

Arriviamo così nel 1926, anno in cui Leach stava partecipando a un tour pubblicitario in Nuova Zelanda. Qui un giorno si ferì a una gamba, scivolando su una buccia d’arancia. Una ferita da nulla, pensereste voi, per un uomo sopravvissuto a un tuffo nelle cascate del Niagara. Ebbene, no: il destino beffardo volle che la gamba si infettò, causando una cancrena che rese necessaria l’amputazione dell’arto. Purtroppo Leach morì un paio di mesi dopo l’intervento a causa delle sopraggiunte complicazioni.