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Foto del giorno: quella scimmia del ferroviere!

Foto del giorno: quella scimmia del ferroviere!

Fotografia di anonimo, stazione di Uitenhage (Kariega dal 2021), Sudafrica, 1885 circa. A sinistra il controllore del traffico ferroviario James Wide, a destra il suo laborioso assistente, una scimmia, o meglio, un babbuino nero di nome Jack. La loro storia è quanto di più incredibile leggerete quest’oggi, sono pronto a scommetterci.

Foto del giorno: quella scimmia del ferroviere!

Visitando le poche sale dell’Albany Museum di Makhanda, nella provincia del Capo orientale, potreste imbattervi nel teschio di una scimmia, solitario nella sua teca ben protetta. Sulla targa dovrebbe esserci scritto come quella scimmia, all’incirca un secolo e mezzo fa, era solita recarsi alla stazione di Uitenhage e lavorare come segnalatore ferroviario. Beh, a primo impatto è facile credere si tratti di uno scherzo, al massimo di un racconto folkloristico stravagante. Nulla però è lasciato al caso, perché accanto alla teca di vetro col teschio del babbuino ci sono delle fotografie che non lasciano spazio all’immaginazione, neppure alla più fervida. Ingialliti dal tempo che passa, questi scatti mostrano quanto detto dalla targa: incredibile!

scimmia Jack dipinto

“Incredibile!” fu la stessa esclamazione che fuoriuscì dalla bocca di James Wide quando vide il babbuino Jack trainare un carro di buoi al mercato e aiutare il suo padrone con le più semplici (per un umano) mansioni. Il signor Wide lavorava sul tratto ferroviario che conduceva a Port Elizabeth da una vita. Guadagnò il soprannome di “Jumper” (“saltatore”) per la sua eccelsa rapidità nel passare da una ferrovia all’altra cambiando le leve di direzionamento. Questo era il suo lavoro, svolto senza pecche fino ad un giorno disgraziato. Un incidente gli costò le gambe dal ginocchio in giù, tranciate dalle rotaie di un treno. Invalido, James Wide tentò di svolgere il suo lavoro come prima, ma gli risultava impossibile. Ecco perché quella mattinata trascorsa nel mercato cittadino gli cambiò la vita.

Dopo lunghe trattative, Wide strappò il prezzo al commerciante, che cedette la scimmia. Il controllore ferroviario vedeva in Jack più di semplice babbuino Chacma (o babbuino del Capo). L’animale era intelligente, molto intelligente. Qualità che gli valse il lavoro di assistente. In poco tempo, a partire dal 1881, Jack imparò a spingere il carrello con il quale James arrivava sul posto di lavoro (la casa distava poche centinaia di metri dalla stazione). Apprese come attivare le leve per direzionare i treni in arrivo a seconda del binario richiesto, ciò grazie alla regia di Wide che impartiva dei comandi con un fischietto. Per anni la scimmia fece questo ed altro, tra cui spazzare i pavimenti, scacciare gli ospiti indesiderati, rifornire di carbone i vagoni predisposti, ecc.

scimmia Jack e James Wide

Una fonte eccezionale su questa storia (che altrimenti sembrerebbe frutto della più fulgida fantasia) è un manuale del 1908, intitolato Railway Signal: Or, Lights Along the Line, Volume 28. Nel libro si fa riferimento alla storia del babbuino Jack, della sua amicizia con James Wide e degli sviluppi che questa conobbe. Un giorno non meglio precisato, comunque negli anni ’80 del XIX secolo, una donna protestò formalmente con il consorzio ferroviario di Port Elizabeth: inaccettabile che il destino della lady, così come quello di tutti gli altri passeggeri del treno, fosse nelle mani di una scimmia!

Così dall’importante snodo sudafricano giunsero degli ispettori, per indagare sulla questione. Effettivamente furono sul punto di licenziare Wide quando scoprirono la verità su Jack. Tuttavia il segnalatore ferroviario garantì personalmente sulle abilità del babbuino e chiese agli ispettori di testarle, insomma, di fare un provino al primate. Fornendo a quegli uomini un po’ scettici, un po’ increduli, le giuste informazioni su come usare il fischietto, la prova iniziò e si concluse nell’arco di una giornata. Jack aveva fatto tutto alla perfezione, con rapidità ed efficienza. Sembrava, anzi, era un navigato controllore del traffico ferroviario.

scimmia

I gestori della ferrovia non poterono che complimentarsi con la coppia per l’ottimo lavoro svolto fino ad allora. Non è finita qui, perché assunsero ufficialmente il babbuino come impiegato. Stabilirono per lui dei periodi di riposo e lo retribuirono con venti centesimi ed una mezza bottiglia di birra a settimana.

Nove anni di impeccabile professionalità, poi la tubercolosi si portò via il piccolo Jack. Era il 1890 e Wide salutava per sempre un compagno di vita prima ancora che un collega. Quel cranio scimmiesco nell’Albany Museum di Makhanda e le fotografie che sopra vi ho mostrato sono la testimonianza di una storia pazzesca, eppure reale.