Fotografia di anonimo, Inghilterra, anno 1910: in una Londra gremita si stanno svolgendo i funerali di Edoardo VII. Come da protocollo, affluiscono nella capitale britannica sovrani e principi di mezza Europa per porgere le condoglianze della propria nazione. In un solo momento e in un solo luogo, dunque, si può ammirare la parata dell’Europa delle monarchie. E di quell’evento insolito ci è rimasto uno scatto, che racchiude da solo ben nove sovrani.
Partendo dalla seconda fila e procedendo da sinistra verso destra, il primo che incontriamo è Haakon VII di Norvegia, uno dei monarchi più giovani: è sul trono da appena cinque anni. Quindi, troviamo Ferdinando di Bulgaria, Manuele II del Portogallo, il kaiser Guglielmo II di Germania, Giorgio I di Grecia e Alberto I del Belgio. In prima fila, invece, compaiono seduti Alfonso XIII di Spagna, il padrone di casa Giorgio V di Gran Bretagna, figlio del defunto Edoardo VII, e Federico VIII di Danimarca.
Un altro aspetto incredibile di questa fotografia sono gli intricati incroci famigliari che racchiude. Innanzitutto, Haakon VII di Norvegia è figlio di Federico VIII di Danimarca, nipote di Giorgio I di Grecia, fratello di Federico, e cognato di Giorgio V di Gran Bretagna. Il kaiser tedesco Guglielmo II è poi cugino primo di Giorgio V. Costui a sua volta è pure cugino primo di Alfonso XIII di Spagna tramite la moglie di quest’ultimo, la principessa britannica Vittoria Eugenia di Battenberg. Infine, Giorgio V, Manuele II di Portogallo, Ferdinando di Bulgaria e Alberto I del Belgio appartengono alla medesima dinastia, i Sassonia-Coburgo-Gotha. Tutti e quattro, quindi, condividono dunque un antenato comune, anche se il loro grado di parentela non è così stretto come nei casi sopra elencati.
Parentele così strette fra i monarchi europei era comune all’epoca ed era l’effetto di una pratica diplomatica antica di millenni. Stringere legami di parentela costituiva un tentativo di rafforzare un’alleanza o di mitigare i rapporti fra due nazioni. Il legame affettivo fra i due sposi era raro e assolutamente secondario: il matrimonio fra due rampolli di sangue blu era anzitutto uno strumento politico. Insomma, l’Europa del tempo era tutta avvinghiata in una ragnatela di incroci matrimoniali che aveva lo scopo di mantenere il più possibile pace e armonia sul continente.
Un proposito che però fallì miseramente solamente quattro anni dopo questo scatto. Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale vide opporsi quattro dei monarchi presenti nella fotografia: Guglielmo II e Ferdinando di Bulgaria da un lato, Giorgio V e Alberto II dall’altro. Senza contare che Manuele II fu deposto pochi mesi dopo, nell’ottobre del 1910, da un regime repubblicano che condusse comunque il Portogallo in guerra. Giorgio I non vide la sua Grecia entrare nel conflitto mondiale al fianco della Gran Bretagna perché morì nel 1913.
Insomma, delle nove nazioni rappresentate dai rispettivi capi di stato in questa foto, solo tre restarono neutrali. E tra l’altro, pure diversi altri monarchi europei che non compaiono nella fotografia ma che presero parte al conflitto intrattenevano rapporti di parentela con i nove monarchi di questo scatto. Insomma, la Grande Guerra può essere considerata a tutti gli effetti un colossale affare di famiglia.