Fotografia di anonimo, ospedale San Juan de Dios di Pisco, Perù, 14 maggio 1939: Lina Medina diventa la più giovane madre mai registrata nella storia. Aveva solo 5 anni, 7 mesi e 3 settimane al momento del parto e ciò la rese famosa nella letteratura medica, divenendo esempio principe di “pubertà precoce“. Ripercorriamo insieme dunque la storia dietro questo scatto particolarissimo.
Lina Medina nasce il 23 settembre 1933 a Ticrapo, nel sud del Perù. La sua famiglia era molto numerosa e altrettanto povera, la sua vita non si preannunciava delle più semplici. A questo si aggiunga che, alla tenera età di soli 5 anni, Lina presentava un anomalo gonfiore addominale. I genitori pensarono subito ad una massa tumorale e la portarono in ospedale.
All’ospedale San Juan de Dios di Pisco i medici rimasero assolutamente senza parole. Il dottor Gerardo Lozada Murillo di Arequipa, prima di intervenire, non credendo ai suoi occhi, le consigliò ulteriori visite nella capitale Lima. Ma il risultato fu esattamente quello rilevato: Lina era incinta di ben 7 mesi. Non gli restava dunque che operarla di parto cesareo.
Per fortuna la gravidanza andò per il meglio, ma si optò per il taglio cesareo per via della tenerissima età e dell’addome troppo docile e poco largo della bambina. Molte altre informazioni le sappiamo grazie a Edmundo Escomel, medico che scrisse sulla rivista La Presse Médicale del caso Medina. Edmundo parlò, forse esagerando, della comparsa del menarca a soli 8 mesi (secondo altri a 2 anni e mezzo) e della crescita delle mammelle già a 4 anni.
Comunque, dopo tutta l’euforia dell’accaduto, finalmente era nato Gerardo Alejandro, nomi dei medici protagonisti del parto. Ma non era l’unico nascituro del momento, nacque in quel momento anche una commissione speciale per il suo mantenimento da parte del governo del Perù. Questo sia perché il caso era ormai famosissimo e sia perché la famiglia di Lina era, come detto in apertura, povera.
Se vi state domandando chi era il padre, Lina non lo disse mai. Il bambino di 2,7 kg nasceva sano ma senza conoscere l’identità paterna. Anzi, per un periodo finì in carcere il padre stesso di Lina, con l’accusa di violenza e incesto, ma riottenne subito la libertà per mancanza di prove. Gerardo Alejandro morirà, purtroppo, all’età di 40 anni per mielofibrosi, mentre Lina risulta ancora viva.