Fotografia di anonimo, Duomo di Milano, 22 luglio 1997. All’interno dello splendido edificio simbolo di Milano si celebrano i funerali di un’icona italiana: Gianni Versace. Solamente 7 giorni prima, in una serata tranquilla nella sua villa di Miami, lo stilista italiano, raggiunto da un killer, moriva improvvisamente. Un vuoto incolmabile per il mondo della moda e molte, moltissime domande senza risposta.
Il killer viene subito individuato: Andrew Cunanan, un volto conosciuto. Si tratta di un giovane di buona famiglia che parla più lingue, ha ottimi voti e sembra avere un futuro promettente. In maniera incredibile cambia la sua vita e quella di molte altre persone diventando un omicida seriale salito agli onori della cronaca per i numerosi ed efferati delitti compiuti tra Minneapolis e Chicago. Quello di Versace fu sicuramente il suo colpo più grosso, e anche l’ultimo.
A pochi chilometri dalla villa dello stilista l’FBI e la polizia lo ritrova su una chiatta. Esanime, si è sparato. L’ultimo colpo della sua pistola sporca del sangue di molti uomini lo riserva a se stesso. Una parabola terminata in maniera cruenta, come iniziò. Ma ora torniamo al vero protagonista della vicenda, il nostro Gianni. Anche la sua carriera inizia da giovanissimo, in un senso totalmente opposto a quello di Andrew. Anziché spogliarle di tutto, lui le persone le vestiva di abiti stupendi.
Originario di Reggio Calabria, impara l’arte della sartoria all’interno dell’Atelier di famiglia. La madre gli insegna i segreti del mestiere, lui ne scopre infiniti altri. “Versace uomo” diventa “Versace marchio”. L’alta moda italiana che sfonda i confini nazionali e arriva, meritatamente, in tutto il mondo. Quella “linea sottile tra chic e choc”, come la definiva lui, lo manteneva sempre in questo precario equilibrio latore di bellezze sopraffini.
Tutto questo finisce in quel tragico 15 luglio. Il 22, come sopra detto, si terranno i funerali presso il duomo di Milano. Oltre 10.000 persone accorrono per porgere l’ultimo saluto al genio calabrese. Molti però sono attratti da altro. Incuriosisce sicuramente l’infinita scia di altre celebrità che si recano nella città meneghina per dire addio a Versace. Fra queste ci sono i nostri protagonisti: Elton John e la principessa Diana Spencer, che lo consola.
La curiosità quasi spaventosa è che, a distanza di circa un mese dal funerale di Gianni Versace, la stessa principessa perderà la vita nel misterioso incidente d’auto. L’ironia della sorte vorrà che, proprio quell’inconsolabile Elton John canterà al suo funerale. Un giro di vite e di morte che unisce tre grandissimi personaggi dello scorso secolo.