Fotografia di Gustave Le Gray, Normandia, Francia, 1856. Lo scatto s’intitola “Il Brigantino al chiaro di luna“ (originale “Brick au clair de lune”) e rappresenta per la storia della fotografia un precedente quasi senza eguali. Prima di svelare il perché, è doveroso fornire qualche nozione sull’autore e sul suo pensiero, altrimenti risulterebbe complicato intuire l’essenza artistica della fotografia illustrata.
Da molti considerato uno dei fotografi più insigni del XIX secolo, sicuramente il più valido tra i suoi colleghi francesi, Gustave Le Gray volle presentarsi al mondo come fiero esponente del movimento pittorialista. Quest’ultimo si proponeva come obiettivo l’elevazione della fotografia ad arte. Una volontà che non nasceva nel vuoto, visto il rapido interesse che la grande industria stava manifestando per il medium fotografico. Le Gray era l’uomo giusto al posto giusto, ovvero nella Francia di metà Ottocento, per attirare l’attenzione del pubblico sul tema.
Sì, perché Le Gray nacque pittore, salvo poi dedicarsi interamente alla fotografia. A cavallo tra anni ’40 e ’50 del XIX secolo espose le sue opere pittoriche non riscuotendo chissà quali apprezzamenti. L’inclinazione al dagherrotipo lo condusse ad approfondire questo mondo, per il quale mostrava grande talento oltre che immenso interesse. Data la sua predisposizione al progresso tecnico, fu l’ideatore di alcune fra le tecniche fotografiche che andarono ad affermarsi nei decenni a venire. Ed è esattamente in questo punto della narrazione che inserisco “Il Brigantino al chiaro di luna” del 1856.
Lo scatto eseguito in Normandia fu stampato su carta all’albumina da un negativo su lastra di vetro. La vera particolarità – in grado di segnare un prima e un dopo nel mondo della fotografia – fu il tempo d’esposizione rapidissimo per ottenere lo scatto, tant’è che si arrivò a parlare di “istantanea” per quanto riguardava l’opera di Gustave Le Gray. L’attenta combinazione dei due negativi, uno per il mare, l’altro per il cielo, era l’ennesimo tecnicismo in grado di garantire a Le Gray fama mondiale. Infatti così fu.
Nel novembre del 1856 l’artista fotografo espose Il Brigantino ad un convegno della Photographic Society di Londra. Per via della sua unicità, riscosse un successo immenso in termini mediatici e non ultimi economici. Egli ricevette 800 ordini a 16 scellini l’uno, stabilendo un record di vendite e guadagni per una sola fotografia. La stampa all’albume varcò altresì le porte della neonata Société française de photographie, a Parigi.
La notorietà delle sue “stampe combinate” suscitarono grandissimo interesse nel vivace mondo pittorico. Ad esempio il realista Gustave Courbet prese spunto per alcuni suoi dipinti proprio dalle fotografie di Le Gray.