Fotografia di Robert Cornelius, Filadelfia, 1839. Il mondo di oggi è dominato dal selfie. Lo vediamo, quando camminiamo per strada, quando usiamo i social media, quando andiamo ad una festa. L’abitudine di “farsi un selfie” è divenuta per noi una sorta di appuntamento quotidiano, che alcuni definirebbero addirittura una mania. Verrebbe naturale pensare che tutto sia iniziato con il dilagare degli smartphones sul mercato, ma non è così. In un tweet del 2017 Britney Spears e Paris Hilton sostenevano di aver inventato il selfie 11 anni prima, e che il resto del mondo le avesse imitate. In realtà, il primo selfie della storia era stato scattato ben 167 anni prima.
Questo è Robert Cornelius, che scattò un “auto-ritratto” fotografico nel 1839. Agli occhi dei contemporanei un simile risultato destò probabilmente un effetto più che bizzarro. Nessuno era solito fotografare se stesso, si posava semplicemente davanti alla macchina fotografica, mentre qualcun altro dall’altra parte immortalava la loro immagine. Per assecondare probabilmente una fantasia del momento, Cornelius dovette scoprire la lente, correre davanti all’obiettivo, rimanere fermo per una quindicina di minuti e infine affrettarsi di nuovo verso la lente per ricoprirla.
Scattare più di una fotografia al tempo era qualcosa di piuttosto scomodo e impraticabile. Ai giorni nostri, si ha la possibilità di scegliere tra una quantità innumerevole di scatti, per poi decidere in quale siamo venuti meglio. Cornelius tuttavia non aveva questa opzione. Mettendo da parte ogni vanità, si effettuava un solo scatto e si sperava di essere venuti decentemente. Egli non fu il solo a fotografarsi prima dell’arrivo degli smartphone. Molti personaggi, mossi da una spinta creativa effettuarono autoscatti di se stessi.
È questo il caso della Granduchessa Anastasia Nikolaevna di Russia, che nel 1914 si fotografò davanti allo specchio. La prima “teenager” ad aver mai scattato un selfie. Invece, il primo selfie scattato nello stesso modo di oggi, ossia protendendo il braccio e tenendo la fotocamera a distanza, è databile al 1920. Vi sono 4 uomini appartenenti alla Byron Company, uno studio fotografico fondato a Manhattan nel 1892. Visto il modo in cui due di loro tengono la fotocamera, questo è il primo selfie scattato nella storia di New York.
Al tempo la macchina era talmente pesante che per tenerla sollevata e inquadrare l’obiettivo servivano ben 2 braccia. L’innovazione tecnologica ha fatto sì che scattarsi un selfie divenisse sempre più facile, ma è con lo smartphone che negli anni 2000 abbiamo raggiunto la cosiddetta selfie dominance. Un sondaggio ha dimostrato che 1 su 3 foto scattate da chi ha tra i 18 e i 24 anni, è effettivamente un selfie. Ma piuttosto, perché lo chiamiamo selfie? Chi ha coniato questa parola?
È probabile che a inventare questo termine siano stati gli australiani, che nello slang sono soliti porre il suffisso -ie alla fine delle parole. Per questo abbiamo ad esempio barbie per barbecue, postie per postal worker e infine selfie per uno scatto di se stessi. Nel 2013, “selfie” è diventata la parola dell’anno degli Oxford dictionaries.