Foto del giorno di Robert Capa, Sperlinga (Libero consorzio comunale di Enna), 1943. Il pastore siciliano indica la via ad un soldato americano. Una posa iconica, quasi da sembrar finta. Su uno sfondo arido, un paesaggio con una vallata e piccole colline, il combattente accovacciato riceve indicazioni da un pastore locale. Informazioni importanti, potenzialmente vitali.
Parlando direttamente della fotografia in questione, rischia di passare in secondo piano la figura del fotografo. Robert Capa, un nome inciso nella storia dell’arte fotografica, uno dei fotografi di guerra più famosi e capaci della storia. In realtà il suo è un nome d’arte, nasce come Endre Ernő Friedmann, in Bulgaria. “Cápa” è il suo simpatico soprannome, “lo squalo”, letteralmente.
Azzeccatissimo. Proprio come uno squalo che avvista la preda e la addenta decisamente, allo stesso modo Capa scatta le sue fotografie. Visiona e agisce. Repentino e senza remore. Questa sua arte ce la testimonia John Steinbeck, scrittore statunitense, in occasione della pubblicazione di alcune foto dell’interessato. L’americano dice: “Capa sapeva che cosa cercare e cosa farne dopo averlo trovato. Sapeva, ad esempio, che non si può ritrarre la guerra, perché è soprattutto un’emozione. Ma lui è riuscito a fotografare quell’emozione conoscendola da vicino“.
A rendere famoso questo personaggio variopinto fu il suo servizio durante il secondo conflitto mondiale. Partecipò a diverse campagne militari nelle zone più diverse del conflitto: Londra, Nord Africa, Italia e Normandia. Proprio quest’ultimo servizio lo consacrerà come uno dei reporter fotografici di guerra più grandi di sempre.
Come detto in apertura, la foto di oggi riguarda proprio la campagna militare americana in Sicilia. Il soldato, un giovane ragazzo come molti altri, chiede indicazioni a quello che era un profondo conoscitore di quelle terre. Il contrasto e l’emozione è subito forte. Due culture diverse, due lingue diverse e una differenza generazionale non indifferente. Tutto racchiuso in una foto e in un contesto storico tragico.
La foto in questione fu scattata a Sperlinga, un comune che oggi conta appena 678 abitanti, vicino Enna. Come testimonia lo stesso Capa, era la prima volta che seguiva un attacco dall’inizio alla fine e fu per lui un’emozione unica. Emozioni che riusciva a trasmettere a tutti quanti tramite il suo obiettivo fotografico. Sempre fermo, audace e pronto a mordere.