Fotografia di anonimo, metropolitana di Baku, Azerbaigian, 28 ottobre del 1995. Lo scatto mostra un vagone della metropolitana di Baku completamente devastato dalle fiamme. Si tratterà di un incendio misterioso e dolorosissimo. Moriranno ben 289 persone (dato che, come vedremo, sarà destinato a crescere), di cui 28 bambini. Ci saranno ingenti danni materiali che, in casi del genere, passano subito in secondo piano.

Baku è la capitale dell’Azerbaigian e la Bakı Metropoliteni è il servizio di trasporto pubblico metropolitano che la collega dal 6 novembre 1967. Parliamo di una tratta di 40,3 km e di ben 27 fermate, due delle quali tristemente note proprio dopo quel 28 ottobre. Tra la fermata di Ulduz e quella di Nəriman Nərimanov infatti nascerà l’incendio in questione e si porterà dietro morte e distruzione.
Ma in quella metropolitana si respirava un odore pesante anche l’anno precedente al disastro: nel 1994 ci furono ben due attentati terroristici che porteranno via la vita di 27 innocenti. Anche l’incendio del 1995 sviluppò un certo alone di mistero mai del tutto sopito. Si trattò di un malfunzionamento della linea elettrica che avvenne (casualmente o tragicamente) proprio nell’ora di punta del sabato, alle 18:00.

Partito il treno composto da 5 vagoni dalla stazione di Ulduz, nell’ultimo di questi i passeggeri avvertono un leggero sentore di fumo. Sentore che diventa miasma, miasma che diventa morte. Nel vagone 4 il fumo bianco si colorava sempre più di scuro e le fiamme divamparono alacremente. Mancando ancora 200 metri alla stazione successiva l’autista segnalò prontamente il problema richiedendo l’interruzione dell’alimentazione elettrica. Era troppo tardi ormai.
Si ricreò l’inferno in terra: il vagone ardeva e fiammeggiava, il fumo saturava i vagoni e il tunnel in cui si bloccò la metro. Le porte non si aprirono, bloccate come erano. Alcuni si folgorarono mentre cercavano di afferrare i cavi dell’alta tensione per fuggire, altri morirono intossicati dal monossido di carbonio. I bambini sopra menzionati rimasero nei treni ma furono calpestati e uccisi dalla calca in preda al panico, come molti altri sfortunati.

Fu una catastrofe assoluta: pensate che si tratta del più grande incidente della storia avvenuto in una metropolitana. I funzionari di polizia dichiararono il ritrovamento di 303 corpi, aumentando le già nefaste stime. I funzionari medici, tramite l’agenzia stampa locale, parlarono di 307 persone defunte quel giorno. Una pagina di storia sicuramente da ricordare e da cui imparare tanto.