Fotografia di anonimo, San Jose, Santa Clara County, California, 1980. Nella foto, che si trova attualmente presso il Library of Congress Prints and Photographs Division Washington e che è stata realizzata dalla Historic American Buildings Survey (HABS), dalla Historic American Engineering Record (HAER) o dalla Historic American Landscapes Survey (HALS), potete ammirare la Winchester Mystery House, una delle case più inquietantemente minacciose degli Stati Uniti. Forse anche corredata di fantasmi.
La storia oscura della Winchester Mystery House

Se il nome della magione in questione vi solletica la memoria è perché ha ispirato il film La vedova Winchester con Helen Mirren (candidato fra l’altro ai Razzie Awards). E no, non ha nulla a che fare con Dean e Sam Winchester.
Il fatto è che questa casa vanta ben 160 stanze, 47 camini, 2 scantinati e svariate porte che, effettivamente, non conducono da nessuna parte. Come se non bastasse, fu teatro di diverse tragedie e misteri minacciosi. Qualcuno sostiene che qui non manchino affatto i fantasmi. Ma andiamo a vedere qualche fatto curioso inerente tale villa.
Il nome – Il nome deriva da Sarah Lockwood Winchester, la moglie di William Wirt Winchester, magnate delle armi e la cui famiglia inventò il fucile che porta l’omonimo nome. Fu lei a progettare la villa in stile Queen Anne che si trova al 525 South Winchester Boulevard, a San Jose, in California. La costruzione della casa risale al 1886. Ma non si sa perché l’abbia costruita.
Secondo il folklore, Sarah era distrutta dalla morte del marito, spirato nel 1881 a causa della tubercolosi. Così contattò uno spiritista per poter comunicare coi morti. Solo che il medium non diede alla vedova la risposta che si aspettava. Pare infatti che, tramite il medium, William avvertì la moglie che tutte le tragedie che avevano colpito la loro famiglia (la di lui morte, la dipartita dell’unica figlia Annie avvenuta quando aveva solo sei settimane di vita…) derivavano dal fatto che avevano guadagnato denaro sporco con i fucili Winchester.
Per tale motivo fantasmi vendicativi l’avrebbero perseguitata. Per proteggersi Sarah doveva costruire una casa per se stessa e per i fantasmi morti a causa del loro fucile. William fu molto specifico nelle sue indicazioni: Sarah doveva abbandonare la loro casa a New Haven, nel Connecticut, per andare a ovest dove avrebbe dovuto costruire una casa. Ma attenzione: la costruzione della casa non doveva mai fermarsi. Se lo avesse fatto, anche Sarah sarebbe morta.
Un bizzarro progetto in continua costruzione – Così Sarah, nel 1886, comprò una fattoria di otto stanze a San Jose, in California. E iniziò a costruire, non fermandosi per i successivi 38 anni. Mai. Il che vuol dire che assoldò una squadra di carpentieri che si divisero in turni in modo che la costruzione potesse andare avanti giorno e notte, sette giorni su sempre. I lavori si bloccarono solamente il 5 settembre 1922, quando Sarah morì di infarto nel sonno all’età di 80 anni.
Non appena gli operai seppero della sua morte, si licenziarono su due piedi. Letteralmente: mollarono martelli e chiodi lì dove si trovavano e andarono via. Questo forse anche per via delle strambe richieste di Sarah. Oltre a dover lavorare sempre, notte e giorno, Sarah chiese di costruire passaggi segreti, botole, scale e porte che non portavano da nessuna parte, un lucernario sul pavimento, finestre a ragnatela, porte che si aprivano nel vuoto e una porta al secondo piano che, se attraversata, garantiva una caduta nel cortile.
Nel 1906, poi, il terremoto di San Francisco fece crollare ben tre piani della casa (all’epoca ne aveva sette). Il sisma distrusse una torre che, insieme ad altre stanze, non fu mai ricostruita. Si limitarono a isolarla. La stessa Sarah, bloccata nella Daisy Bedroom, dovette essere tirata fuori dalla stanza dal suo staff visto che la porta era bloccata dalle macerie.

Un labirinto per fantasmi… – Alcune versioni sostengono che Sarah costruì la casa come se fosse un labirinto per confondere i fantasmi. In questo modo Sarah poteva sfuggire loro più facilmente. Anche perché lei fu l’unico architetto a metterci mano. Pare che non esistesse nessun piano regolatore o progetto. Anzi, era così tortuosa che, dopo la morte di Sarah, i traslocatori si lamentarono delle difficoltà incontrate visto che il piano inferiore non conduceva alla cantina e il piano superiore non conduceva al tetto.
… o un omaggio a Francis Bacon? – C’è un’altra teoria che sostiene che l’architettura bislacca di questa casa derivasse dall’opera di Francis Bacon. Sarh si sarebbe ispirata alle sue opere per inserire nella casa diversi simboli legati alla società segreta della Massoneria o a quella mistica dei Rosacroce. O a entrambe. In particolare gli indizi per capire cosa fosse davvero la casa si troverebbero celati nella sala da ballo, nelle finestre di Shakespeare o anche nei cancelli di ferro.
Magari Sarah era solamente eccentrica – C’è anche chi, più pragmaticamente, parla di una donna che stava cercando di affrontare il dolore della perdita del marito dedicandosi a quest’opera eterna di costruzione. Magari Sarah era solamente un’eccentrica che, con la costruzione della nuova casa, voleva solamente ricordare i bei tempi in cui lei e William avevano costruito insieme la casa di New Haven. Il tutto dando lavoro alla comunità di San Jose, quindi impegnandosi anche nel sociale.
Le stranezze della Winchester Mystery House – Sarah viveva come una reclusa nella casa, ma non era veramente da sola. Per gestire una casa del genere, aveva alle dipendenze 18 servitori, 18 giardinieri e la sempiterna squadra di operai. Tutte le mattine Sarah incontrava il caposquadra in modo da discutere i piani di costruzione, in costante evoluzione. E si racconta che, ogni notte, si recasse nella Seance Room per parlare con gli spiriti del design della casa.
Design assai particolare. Nella casa, infatti, sono presenti 950 porte, 10mila finestre, 40 scale, 52 lucernari, 47 camini, 40 camere da letto, 6 cucine, 3 ascensori, 2 seminterrati, 13 bagni (solamente uno con doccia) ed elementi vari come lampade a gas, elettricità e una doccia interna con un sistema di drenaggio delle acque reflue, elementi innovativi per l’epoca.
Curiosamente nessuno sa quante siano le stanze in totale. Il numero maggiormente citato è 160, ma dopo la morte di Sarah, la Winchester House divenne un’attrazione turistica. I nuovi proprietari cercarono di contare le stanze, ma ogni volta fornivano un numero diverso.
Un’altra particolarità è legata al numero 13: Sarah era ossessionata da questo numero. La Winchester House ha molte finestre con 13 vetri, soffitti con 13 pannelli, scale con 13 gradini… Inoltre il suo testamento era suddiviso in 13 parti e lo firmò 13 volte. Ma la vera chicca è il 13esimo bagno di casa, il quale contiene ben 13 finestre.

E i fantasmi? – Questo monumento nazionale è anche una delle mete più ricercate da chi ama il paranormale. Come da prassi, le guide turistiche sostengono di aver sentito rumori di passi là dove non c’era nessuno. E voci disincarnate che sussurravano i loro nomi.
Particolarmente infestato pare che sia il terzo piano della casa, in parte non accessibile ai tour. Proprio lì vivevano i domestici e dunque ci furono molte segnalazioni di attività paranormali. In più, quando ci si trova in quel piano, si è completamente isolati e non si riesce a contattare nessuno al di fuori di esso.