Fotografia di anonimo, USA, inizio 1900. Lo scatto ritrae Charles S.L. Baker e un suo assistente che mostrano orgogliosi la loro invenzione. Si tratta del primo sistema di riscaldamento a frizione tramite un radiatore. Sono i primi anni del 1900 e a far scalpore non è tanto l’invenzione (degna di nota comunque n.d.r.) ma il fatto che siano due neri a posare fieramente in quella fotografia.
Charles nasce infatti schiavo, il 3 agosto del 1859 a Savannah, in Missouri, perdendo anche la madre Betsy Mackay quando aveva appena 3 mesi. La sua vita cominciava a dir poco in salita. Le sue cure ora erano in mano al padrone Sallie Mackay, e a suo padre, Abraham Baker. Inoltre aveva altri 4 tra fratelli e sorelle più grandi. Insomma, la sua situazione era abbastanza grave.
Per fortuna (si fa per dire), da lì a breve, scoppiò la Guerra civile americana, che, al suo termine, portò la fine della schiavitù negli States con il famosissimo XIII emendamento. Charles e la sua famiglia erano dunque finalmente liberi! Cominciò allora la sua carriera di studi, al Franklin College e, all’età di 15 anni divenne assistente di suo padre nel lavoro di agente espresso.
Iniziava in quel momento ad entrare in contatto con i ferri del mestiere e con il ferro ed i perni meccanici in generale. Entrava lentamente nel suo cuore anche la passione per la meccanica. Per 15 anni lavorò dunque al suo progetto, provando diversi tipi di attrito da riscaldamento, addirittura anche quello fra due mattoni. Ma il colpo di genio arrivò solamente dopo 23 anni: nasceva il primo radiatore da riscaldamento.
Composto da due cilindri metallici, uno dentro l’altro, e con al centro un nucleo in legno che causava lo sfregamento, il primo radiatore vide la luce. Insieme a diversi altri uomini fondò dunque la Friction Heat & Boiler Company, nel 1904, e diede inizio alla produzione. La società arrivò addirittura ad avere un capitale di $136.000, che, all’epoca, erano tantissimi.
Niente male per un uomo nato schiavo, senza apparenti prospettive di vita e di carriera. Charles si costruirà un futuro, anche molto roseo, con un matrimonio ed una figlia, oltre ai successi lavorativi e all’innovativa invenzione, che, mutatis mutandi, abbiamo ancora oggi nelle nostre case. Morirà nella stessa St. Joseph, Missouri, nel 1926, dove, 24 anni prima, nacque la sua società.