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Foto del giorno: cantare per non dimenticare

Foto del giorno: cantare per non dimenticare

Fotografia di Albert Archer Rollings, Oyster Cove, Tasmania, Australia, 1899-1903. L’etnografo Horace Watson registra la voce di Fanny Cochrane Smith, l’ultima aborigena della Tasmania a parlare la lingua autoctona. In quell’occasione Fanny Cochrane scelse di cantare per non dimenticare, anzi, per non permettere che che la sua lingua, oramai destinata in quel frangente di XIX-XX secolo all’estinzione, venisse dimenticata come purtroppo è accaduto a tanti altri idiomi di cui neppure conosciamo il nome. La signora Smith, con quella registrazione, mise in cassaforte una conoscenza ultramillenaria, volontariamente soppressa dal colonialismo europeo poiché considerata retrograda.

Foto del giorno: cantare per non dimenticare

La fotografia di cui sopra risale al 1899, scattata durante il primo incontro tra Fanny Cochrane Smith e Horace Watson. Ne seguì un altro, ben quattro anni più tardi. Nel 1903 i due si incontrarono nuovamente per registrare altre canzoni in lingua tasmaniana. Il risultato fu un successo. Dalle registrazioni l’antropologo, nonché sociologo ed etnografo Watson ricavò la bellezza di cinque cilindri in cera. Quattro di questi sono sopravvissuti fino ai giorni nostri.

Il loro valore è incalcolabile, perché rappresentano le uniche registrazioni audio di una lingua aborigena della Tasmania. L’UNESCO ha inserito questi cilindri fonografici vecchi oltre un secolo nel “registro della memoria del mondo” (2017).

cantare

Credo sia corretto, quanto più doverono, spendere due parole su Fanny Cochrane Smith. Ella nacque in un giorno non meglio precisato del dicembre 1834 sull’isola di Flinders (a nord-est dell’isola di Tasmania). Se sulla madre possediamo informazioni attendibili, sul presunto padre non si può dire lo stesso. Tanganutura era il nome di sua madre, anch’essa aborigena della Tasmania. Il padre biologico di Fanny Cochrane potrebbe essere stato Cottrel Cochrane (australiano di origini britanniche). Invece la figura paterna che nel concreto crebbe la piccola Fanny fu il nativo tasmaniano Nicremeric.

cantare intervista Robinson nel 1840

Purtroppo non si hanno notizie su un eventuale nome aborigeno dato a Fanny Cochrane. Una mancanza che non è frutto del caso, ma di una specifica contingenza. L’amministrazione coloniale inglese, rappresentata in loco dal predicatore George Augustus Robinson, vietò alle famiglie tasmaniane di utilizzare nomi nativi per i nascituri. Fu quello uno dei tanti tentativi riusciti di cancellazione etnico-culturale tipici del colonialismo europeo.

cantare aborigeni della Tasmania

Fanny Cochrane frequentò la scuola di primo grado e una volta compiuta la maggiore età iniziò a lavorare come domestica. Nel 1847 l’intera famiglia Cochrane fu costretta a trasferirsi sull’isola di Tasmania (nota all’epoca come Terra di Van Diemen, se ci seguite da tempo sapete perché…); per l’esattezza nella località di Oyster Cove, che divenne la residenza fissa della famiglia e di Fanny fino ai primi anni del Novecento. Nel 1854 Fanny sposò William Smith, inglese, ex galeotto e impegnato nella falegnameria. L’unione fu prolifica, perché entro gli anni ’80 vennero alla luce la bellezza di 11 figli.

Nel 1876 venne a mancare Truganini. Il nome non vi dirà nulla, ma al tempo se ne parlò molto, sia in Oceania, sia in Europa e Stati Uniti (almeno negli ambienti accademici). Truganini considerava se stessa l’ultima nativa tasmaniana sopravvissuta al colonialismo britannico. Sorse una disputa, perché Fanny Cochrane Smith poteva “vantare” lo stesso identico status. Alla fine il governo coloniale della Tasmania riconobbe a quest’ultima il titolo poco onorifico di “ultima della sua etnia”. Convertitasi in tarda età al metodismo, nel 1905 morì di polmonite nella sua casa di Oyster Cove.

cantare Fanny Cochrane Smith

Piccola nota a margine, che ha valenza di curiosità, riguarda l’intreccio tra la discendenza di Fanny Cochrane Smith e quella dell’etnografo Horace Watson. Pensate che nel 1998 il cantante folk australiano Bruce Watson ha pubblicato una canzone basata sulle registrazioni del 1903. Nella brano appare una voce femminile, che risponde al nome di Ronnie Summers. Bruce è il pronipote di Horace, mentre Ronnie è la pronipote di Fanny Cochrane Smith. Cantare per non dimenticare, appunto.