Foto del giorno: Babe Ruth e la “Maledizione del Bambino” per i Boston Red Sox

Fotografia di anonimo, Boston, primavera del 1917. Lo scatto in bianco e nero ritrae un soddisfatto e concentrato Babe Ruth con la divisa di Boston Red Sox. Un grandissimo atleta che contribuirà a numerose vittorie della squadra americana di baseball ma da cui sorgerà una maledizione lunga ben 86 anni. Quest’ultima prenderà proprio il suo soprannome, Bambino per l’appunto, e terrà lontano da Boston l’ambito premio delle World Series per quasi 90 anni.

Siamo nel 1920, negli States il baseball è una cosa seria. Fino a quel momento, delle 15 edizioni dei campionati definiti World Series, i Boston Red Sox se ne aggiudicarono ben 5. Praticamente una sentenza: un titolo ogni tre convergeva verso la capitale del Commonwealth del Massachusetts rendendo la squadra di Ruth la più forte d’America. Tutto filava liscio, almeno fino a quel fatidico anno. George Herman Ruth, aka “Il Bambino“, aka “Babe“, aka “The Sultan of Swat” si trasferirà ai New York Yankees. Iniziava “La maledizione del Bambino” per Boston.

La squadra della Grande Mela, al contrario dei Boston Red Sox, non era mai riuscita nemmeno a qualificarsi per quegli ambiti campionati. Il 3 gennaio avvenne la definitiva cessione di Ruth che gettò nel baratro una squadra già con gravi problemi presenti da circa due anni. Il presidente e proprietario dei Sox Harry Frazee inoltre utilizzò il ricavato della vendita per finanziare uno spettacolo teatrale di sua produzione, “No, No, Nanette“. Nessun dollaro speso per cercare di compensare seriamente la perdita, per la gioia dei tifosi.

Alcuni giornalisti più maliziosi ipotizzarono inoltre che Frazee fosse in stretti rapporti di amicizia con il proprietario degli Yankees. Gli scambi tra le due squadre avevano un non so che di poco limpido. Fatto sta, da quel fatidico momento, fino al 27 ottobre del 2004, i Boston Red Sox non riuscirono più ad aggiudicarsi un trofeo di World Series. C’era in ballo una maledizione, ma da quando?

A onor del vero, la Maledizione del Bambino fu retrodatata a quella sessione di mercato del 1920. Attente analisi di archivio e studi giornalistici dimostrarono che, prima del 1990, di maledizione non si parlava da nessuna parte. In quell’anno sarà il giornalista Dan Shaughnessy a scoperchiare il vaso di pandora in un libro avente come argomento proprio quello trattato oggi. Retroattivamente la colpa degli insuccessi continui fu attribuita alla cessione di Ruth.

Il 27 ottobre del 2004, con tutta la pressione di questo mondo addosso, i Boston Rex Sox giocarono la quinta finale di World Series dopo il fatidico 1920. Gli esiti delle precedenti edizioni furono tutte nefaste, dagli anni ’40 agli anni ’90. Boston perse sempre all’ultimo respiro, nonostante prestazioni ottime della squadra. Quel giorno d’autunno, come le foglie dagli alberi, cadde anche la maledizione. Boston tornava a vincere e Ruth poteva finalmente dimenticare la sua maledizione.