Sull’estremità nord-occidentale del lago Champlain, specchio d’acqua compreso in larga parte entro i confini statunitensi e in minima parte entro quelli canadesi (gli stati americani interessati sono il Vermont e New York da un lato, la provincia canadese del Québec dall’altro), si trova un forte militare risalente alla metà del XIX secolo. Esso prende il nome di Fort Montgomery ed è di fattura statunitense. Quando lo costruirono, nel 1846, lo fecero per rimediare ad una svista commessa esattamente trent’anni prima. Uno sbaglio davvero assurdo, esilarante oserei dire. Quella grossa cantonata passò alla storia come “Fort Blunder” (lett. “Forte Errore”) e questa è la sua incredibile storia.

Il lago Champlain costituisce da sempre un luogo di frontiera. I nativi americani appartenenti alle tribù Abenaki e Mohawk (entrambe della Confederazione irochese) scelsero il bacino d’acqua dolce come barriera naturale tra le loro rispettive aree di competenza. Tant’è che arrivarono a chiamarlo Pitawbagok, che in lingua Abenaki significa “lago di mezzo”. Similmente dopo la Guerra d’indipendenza americana lo specchio d’acqua costituì il labile confine tra il Canada britannico e i giovanissimi Stati Uniti d’America.
Tuttavia il genio militare americano comprese già a partire dagli ultimi decenni del Settecento come il lago rappresentasse un enorme minaccia per l’integrità del territorio federale, vista la sua naturale conformazione che favoriva l’ingresso di truppe ostili da nord verso sud; tradotto: dal Canada sotto l’egida inglese verso le terre di nuova acquisizione statunitense. I timori si concretizzarono durante la guerra anglo-americana del 1812. Lo scontro finale e decisivo del conflitto si svolse proprio in quel punto del confine (battaglia di Plattsburgh, 6-11 settembre 1814). Vero è che l’esito della battaglia alla fine arrise agli statunitensi, ma nessuno più dalle parti di Washington volle lasciare scoperto quel sensibilissimo punto di transito.

Nel 1816 giunse perentorio l’ordine di costruire un forte difensivo sulle acque settentrionali del lago Champlain, vicino il villaggio di Rouses Point. Nel giro di un anno e mezzo la struttura ottagonale, dotata di 125 cannoni a medio raggio e mura alte 9 metri fu quasi pronto. Era l’estate del 1817 quando il presidente James Monroe – tra l’altro l’ultimo dei padri fondatori a ricoprire la carica presidenziale – si recò in visita presso la cittadella fortificata incompleta. Dopo aver passato in rassegna la riserva militare locale, Monroe interpellò i comandi sulle tempistiche dell’opera. Non si sa esattamente se in quel momento, o subito dopo la visita presidenziale, ma all’incirca fu allora che qualcuno osò indicare all’ordine del giorno un piccolo/grande problema…
Gli operai stavano costruendo la piazzaforte su un banco sabbioso situato su Island Point. Tutto molto bello, peccato che sulla base delle clausole del Trattato di Gand firmato e sottoscritto nel 1814, Island Point ricadeva nei territori di Sua (odiata) Maestà. Infatti la linea di demarcazione tra i due stati passava lungo il 45° parallelo. Gli americani stavano costruendo un fortino difensivo in funzione anti-britannica a circa 1,2 km a nord del confine, in pieno territorio anglo-canadese.

Un successivo rilevamento cartografico, coadiuvato da un sopralluogo del comando militare, confermò la svista. Gli abitanti del posto, una volta scoperto l’imbarazzante strafalcione, presero a chiamare la cittadella “Fort Blunder”, il forte dell’errore.
Che ne fu dunque di Fort Blunder? Abbandonati subito i lavori, gli statunitensi procedettero a smantellare l’opera, recuperando quanto più materiale possibile. Gli inglesi non reclamarono il fortino, perciò non ci furono problemi diplomatici di alcun genere. Sebbene il nome Fort Blunder sia passato alla storia, i documenti ufficiali dell’epoca non si riferirono mai al posto con questo toponimo. Se consultati, essi parlano di “fortificazione” o di “batteria” di Rouses Point.

Il problema fu risolto con il Trattato di Webster-Ashburton (1842), che ridisegnò il confine in modo da includere l’area di Fort Blunder nel territorio USA. Dopo questa rettifica, Washington decise di ricostruire una nuova fortezza nello stesso luogo. Questa seconda opera difensiva, realizzata in 27 anni (dal 1844 al 1871) prese il nome di Fort Montgomery. Nessun conflitto coinvolse più la piazzaforte; infatti divenne obsoleta con il trascorrere degli anni e il progresso della tecnologia militare. Oggi, le rovine del forte si trovano ancora vicino a Rouses Point. Sono diventate un’attrazione turistica per curiosi e appassionati di storia militare.