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Ercole I e Eleonora d'Este. coloro che accolsero gli ebrei esuli di Spagna

Ercole I e Elenora d’Este: coloro che accolsero gli ebrei esuli di Spagna

Ercole I d’Este era duca di Ferrara durante il XV secolo, tra i principali mecenati del Rinascimento, rese la sua corte tra le principali e più importanti d’Europa. Coraggioso uomo d’armi e abile politico decise di aprire le porte del suo ducato agli ebrei sefarditi scacciati dalla Spagna nel 1492.

Ercole I e Eleonora d'Este. coloro che accolsero gli ebrei esuli di Spagna

Egli era figlio di Niccolò III, e servì come capitano di ventura durante i governi dei fratellastri, successivamente e non senza problemi giunse alla guida del ducato. Dovette sposare la principessa di Napoli Eleonora d’Aragona per suggellare un’alleanza e dalla quale ottenne il sospirato erede.

Quando nel 1492 gli ebrei dovettero abbandonare la Spagna per decreto reale, si dispersero per il Mediterraneo e trovarono rifugio presso il governatore illuminato. Il decreto dell’Alhambra disponeva infatti l’ultimatum per la conversione al cattolicesimo, pena l’espulsione. A intravedere un’opportunità nel dare asilo agli esuli con lo scopo di incrementare i commerci e la ricchezza del ducato fu Eleonora.

ebrei, cacciata degli ebrei

Ella era consapevole che quegli uomini avrebbero favorito il commercio di stoffe preziose, ricami e gioielli. Non solo il lusso, ma anche intellettuali e studiosi di diverso calibro e formazione. Forse questo rappresentò il momento più felice nel rapporto plurisecolare tra le comunità ebraiche e le città, una corrispondenza tra culture diverse.

Ercole ed Eleonora invitarono così venti famiglie ebraiche spagnole in quella che sarebbe divenuta la loro nuova patria. Quelle famiglie, prima di ricevere l’invito, sbarcarono a Genova e in quella città per mesi subirono il supplizio della fame e altri disagi in balia di un destino ancora incerto. A informare della tragedia degli ebrei rifugiati il duca d’Este fu Giacomo Trotti, ambasciatore di Ferrara presso gli Sforza.

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Sarebbero stati accolti sì, in cambio del loro ingegno speso per la grandezza di Ferrara. Giunti nei domini estensi li accolsero i loro fratelli di religione con la maggiore dimostrazione di affetto per rendere loro meno amaro l’abbandono delle terre e lenire il disagio. Il governo estense divenne patrocinatore del libero culto giudaico, e a lungo questa sarebbe stata l’immagine del ducato.