Quando ci cimentiamo nello studio della storia storia, soprattutto nei tempi più antichi, raramente ci imbattiamo in personaggi al femminile. Siamo assaliti da nomi imponenti: di Sovrani, Artisti, Letterati. Tuttavia, non dobbiamo scordarci che all’interno del tessuto intricatissimo di eventi, guerre e importanti scoperte le donne ci sono eccome. In questo caso la nostra protagonista non è certo un personaggio di secondo piano, ma ha svolto un ruolo fondamentale nella definizione degli equilibri politici dell’Europa del suo tempo. Si tratta di Eleonora d’Aquitania, la donna più potente del suo tempo, attiva sotto il profilo politico, religioso e culturale. Una vita lunga e intensa che l’hanno resa una vera e propria icona per i secoli a venire.
Nasce nel 1122 da una delle famiglie più ricche dell’Europa Occidentale. Già dalla tenerissima età è una sposa molto ambita per i rampolli delle famiglie aristocratiche occidentali. Cresce e si forma in una delle corti più raffinate del suo tempo e nel corso della sua vita sarà Duchessa d’Aquitania, ma anche regina di Francia e d’Inghilterra. Come può una donna essere regina di due nazioni? Eleonora d’Aquitania fu sposa del Re di Francia, ma riuscì ad annullare il suo primo matrimonio in quanto in 10 anni ebbe solamente due figlie femmine, che non potevano aspirare al trono, ma che comunque dopo l’annullamento del vincolo matrimoniale mantennero, come d’accordo tra i due coniugi, tutti i loro privilegi.
Ma la donna non restò sola per molto, c’era un altro importante progetto da portare avanti: Il matrimonio con Enrico Plantageneto, più giovane di lei di almeno dieci anni. Sarà proprio con questa seconda unione che assumerà un ruolo attivo di assoluto rilievo. Da questo matrimonio nacquero otto figli, 5 maschi e 3 femmine. Tre dei cinque maschi divennero Sovrani. Ci troviamo a questo punto nella stagione delle Guerre Sante. Eleonora stessa guidò gli eserciti più volte nella sua vita e fu una leader della II Crociata. Inoltre fu anche un punto di riferimento nella cultura del tempo, un periodo che Le Goff chiama chiama il “decollo” dell’Europa.
Ebbe una vita lunga e spesa intensamente, anche opponendosi al suo secondo marito a fianco di suo figlio maggiore: Riccardo Cuor di Leone. Quando Riccardo fu fatto prigioniero nella guerra contro i francesi non lo abbandonò e a più di settant’anni di età peregrinò in Europa da una corte all’altra e persino dal papa per raccogliere il denaro sufficiente per il riscatto. Questa donna bella, forte e spregiudicata sepolta nel monastero di Fontevrault e sul sarcofago è ritratta con un libro fra le mani. A perenne simbolo della sua straordinaria cultura e raffinatezza.