Il team di archeologi guidati dal dottor Phillip Riris ha pubblicato un’interessante ricerca che propone un affascinante punto di vita in merito alle incisioni rupestri. E se fossero delle linee create per segnalare i confini territoriali degli abitanti preistorici? Pubblicata su Antiquity, la ricerca in questione si è concentrata sulle incisioni rupestri presenti lungo le pareti rocciose del fiume Orinoco.
Incisioni rupestri come pietre di confine?
La più grande di queste incisioni è lunga più di 40 metri. Si parla di un sito monumentale e impressionante, con incisioni così grandi che potevano essere viste anche a una certa distanza.
La ricerca in questione si è avvalsa di guide locali che hanno permesso agli studiosi di mapparle, utilizzando anche dei droni. Molti dei siti presenti nella ricerca erano già noti, ma il team ne ha scoperti molti altri. Motivi simili usati sulle ceramiche trovate in zona indicano che tali incisioni risalgono a minimo 2.000 anni fa.
Molte delle incisioni più grandi rappresentano serpenti, forse anaconda, forse Boa constrictor. Il che ci sta considerando che questi rettili svolgevano un ruolo importante nei miti e nelle credenze della popolazione indigena locale.
Il dottor Riris ha spiegato, infatti, che boa e anaconda erano associati alla divinità creatrice. Inoltre erano anche visti come esseri letali capaci di uccidere persone e animali di grandi dimensioni.
I ricercatori pensano che tali incisioni potrebbero essere state usate dagli abitanti preistorici della zona come un modo per marcare il territorio, facendo sapere a eventuali viaggiatori o intrusi che loro vivevano lì.
Questo è suggerito anche dal fatto che, la maggior parte delle incisioni, si concentrano lungo un tratto del fiume Orinoco chiamato le Rapide di Atures, forse un’importante rotta commerciale e di viaggio dell’epoca.
Le incisioni potevano essere un modo semplice per comunicare con una vasta platea di persone provenienti da contesti culturali diversi. E forse proprio i serpenti erano una sorta di monito per i viaggiatori a comportarsi bene, rispettando le buone maniere.