Uno studio pubblicato a inizio maggio sulla rivista Clinical Chemistry ha svelato un interessante retroscena sulla sordità di Ludwig van Beethoven. Come tutti sappiamo, Beethoven divenne sordo, ma in realtà, nel corso della sua vita, ebbe tutta un’altra serie di problemi di salute che potrebbero essere spiegati col fatto che fosse vittima di un avvelenamento cronico da piombo.
Beethoven e quella sordità sospetta
Lo studio in questione ha analizzato il DNA di due ciocche di capelli di Beethoven. Queste ciocche sono state ovviamente autenticate. Uno studio precedente, infatti, aveva sostenuto la medesima tesi. Tuttavia era poi saltato fuori in un secondo momento che i capelli esaminati non appartenevano al compositore, bensì a una donna. Lo studio ha scoperto, un po’ a sorpresa, che i capelli contenevano alti livelli di metalli pesanti. Il che ha portato i ricercatori a ipotizzare che la sordità e tutti gli altri disturbi medici di cui il compositore soffriva fossero dovuti proprio ad un avvelenamento cronico da piombo.
I capelli di Beethoven, infatti, avevano alti livelli non solo di piombo, ma anche di arsenico e mercurio. Per esempio, una ciocca conteneva 380 microgrammi di piombo per grammo di capelli, mentre un’altra ne conteneva 259 microgrammi per grammo di capelli. Considerate che i livelli normali attuali si aggirano sui 4 microgrammi o anche meno.
Inoltre i capelli del compositore contenevano anche 13 volte i livelli normali di arsenico (fra l’altro l’arsenico era anche una componente del colore verde smeraldo vittoriano, spesso utilizzato per realizzare stoffe e abiti spettacolari, ma alquanto mortali). Come se non bastasse, contenevano anche 4 volte i livelli normali di mercurio. Un po’ troppi metalli pesanti, dunque.
Paul Jannetto, patologo presso la Mayo Clinic e coautore dello studio, ha rivelato sgomento che questi sono i valori più alti mai visti da lui nei capelli. E considerando che riceve campioni da tutto il mondo, è un dato da tenere conto.
L’ipotesi è che tutti questi metalli pesanti possano essere alla base di tutte le malattie manifestate nel corso della vita da Beethoven:
- sordità (cominciò a perdere l’udito intorno ai 20 anni, diventando totalmente sordo a 40 anni)
- problemi gastrointestinali
- due episodi di ittero causati da problemi epatici
Tuttavia i ricercatori hanno ritenuto opportuno specificare che, sebbene livelli elevati di piombo nel sangue siano collegati sia a problemi gastroenterici che epatici, nonché a riduzione dell’udito, è assai improbabile che questi livelli siano stati così alti da costituire “l’unica causa di morte” del compositore.
Giustamente ci si potrebbe chiedere come abbia fatto Beethoven ad assumere così tanti metalli pesanti. Una teoria sostiene che tutto possa essere dipeso dalla sua nota passione per il vino. Spesso e volentieri, infatti, ne beveva anche una bottiglia intera al giorno. Solo che all’epoca i produttori di vino erano soliti aggiungere l’acetato di piombo come conservante e dolcificante. Inoltre anche le bottiglie di vetro dell’epoca contenevano tracce di piombo.
Aggiungiamo poi il fatto che il compositore di sicuro era solito mangiare molti pesci pescati nel Danubio, fiume noto per i suoi livelli di arsenico e mercurio.