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Due chiese riaprono le porte ai fedeli dopo quasi sette secoli: chiusero per via della Peste Nera

Due chiese riaprono le porte ai fedeli dopo quasi sette secoli: chiusero per via della Peste Nera

18 agosto 2024, un data da segnare in rosso per due vecchie chiese situate tra le dolci North Downs, caratteristico territorio collinare del Kent, sud-est dell’Inghilterra. Il perché è, a suo modo, incredibile: i due edifici di culto chiusero esattamente 665 anni fa a causa della terribile Peste Nera, che falcidiò un terzo della popolazione europea. Benché la storia origini da premesse drammatiche, oggi lascia col sorriso, anche per quella che risulta essere la specifica vicenda delle chiese.

Due chiese riaprono le porte ai fedeli dopo quasi sette secoli: chiusero per via della Peste Nera

Presentiamole dunque. Situate a due chilometri e mezzo l’una dall’altra, le chiese gemelle di Dode e Paddlesworth sono edifici dall’innegabile valore storico. Erette nella seconda metà del XI secolo, sotto il regno di Guglielmo I d’Inghilterra, detto il Conquistatore (o il Bastardo, fate voi insomma), le strutture rappresentavano due piccole perle architettoniche del loro tempo. A volerle fu un personaggio di spicco del calibro di Gundulf, vescovo di Rochester. Egli fu anche fautore della costruzione della White Tower, la Torre di Londra per noi comuni mortali.

Peste Nera vescovo Rochester

Dode sorse accanto un cerchio di pietre pagane (non date per scontato che nell’Alto Medioevo chiunque fosse cattolico nel vero senso della parola, la commistione tra la religione cristiana e le precedenti tradizioni spesso dava vita a sincretismi davvero particolari, accadeva persino nella cattolicissima Italia…) e fu il punto di riferimento sociale e religioso per un florido villaggio, almeno fino all’avvento della Peste Nera nel 1348. La popolazione locale ne pagò le conseguenze e con il passare del tempo il villaggio si spopolò, conoscendo il definitivo abbandono nel 1359.

Peste Nera St. Benedict

I superstiti di Dode, compreso il prete, si trasferirono nella vicinissima Paddlesworth, dove si trovava la chiesa di St. Benedict. Qui la comunità sopravvisse leggermente più a lungo, ma non abbastanza da superare incolume la tragedia della pestilenza. Tra gli anni ’60 e gli anni ’70 del XIV secolo anche Paddlesworth andò incontro al definitivo declino. Seguirono tanti anni, forse troppi, di completo silenzio. Il tempo contribuì a forgiare una sinistra nomea per le due chiese. Edifici testimoni di un passato oscuro, contraddistinto da morte, spettri e leggende nere.

Oblio terminato 35 anni fa, quando Douglas Chapman, attuale custode della chiesa di Dode, acquistò le due proprietà. Egli si pose come obiettivo la completa ristrutturazione nonché riqualificazione delle chiese di Dode e Paddlesworth. Ha lavorato instancabilmente perseguendo suddette aspirazioni e alla fine Chapman ce l’ha fatta. Non sono mancate critiche, anche ragionevoli. Ad esempio il custode, proprietario legittimo delle due chiese (che, avrete capito, sono sconsacrate), ha sempre rifiutato le richieste degli enti archeologici volte a realizzare qualche scavo nell’area della fossa cimiteriale. Il battibecco dura ancora oggi e non sembra vicino ad un punto di svolta.

Peste Nera targa Dode church

La riapertura delle chiese ha significato molto anche in termini turistici per la contea del Kent. I visitatori possono godere della serenità delle North Downs ed esplorare i sentieri un tempo percorsi dai pellegrini in viaggio. Oggi le strutture si ergono in veste di monumenti alla resilienza, alla storia e al coriaceo spirito umano, sopravvissuto a catastrofi immense, quale fu la Peste Nera a partire dal 1346. Dode e Paddlesworth sono emblemi di tutto ciò.