Il fiume Vistola, nei pressi di Włocławek, Polonia centrale, ha restituito al mondo un pezzo di storia rilevante dal punto di vista archeologico, scientifico e storico. Alcuni addetti di una società sportiva stavano dragando una porzione del fiume quando, durante il processo di partizione del limo dal resto del sedimento, hanno notato un oggetto apparentemente metallico, scuro e marcatamente delineato. Sul lato del porticciolo si sono riversate le attenzioni delle autorità competenti, ovviamente su segnalazione degli scopritori. Una loro parziale analisi ha decretato l’entità del ritrovamento: si tratta di una spada medievale, anzi, di una spada “mitica“. Perché?
Su un lato della lama, ossidatasi nel corso del tempo, è straordinariamente leggibile l’incisione “Ulfberht“. Chi ci segue da tempo, saprà quanto sia eccezionale constatare la presenza di quelle lettere. Ad oggi, il suddetto marchio compare in nove spade trovate in Polonia e in altri 170 esemplari, contando anche quelli scoperti oltre i confini polacchi.
Sull’origine del termine abbiamo scritto in passato un articolo illustrativo, asserendo come ci fossero ancora alcuni lati della vicenda definitivamente oscuri e misteriosi. Il ritrovamento tra le sponde della Vistola non fa altro che alimentare (quantitativamente) la portata dell’arcano plurisecolare.
“Ulfberht” è sinonimo di eccelsa qualità dell’arma bianca in questione. Eccellenza che si esprime per lega di materiali usati, giuste proporzioni e conseguenti vantaggi. Ecco perché si può definire spada “mitica” quella ritrovata a Włocławek. L’ente regionale per la consultazione archeologica è intervenuta sul caso, aggiungendo interessanti dettagli al rinvenimento. La spada risalirebbe al IX secolo e, secondo i ricercatori dell’Università Niccolò Copernico di Toruń (in polacco Uniwersytet Mikołaja Kopernika w Toruniu, anche nota come UMK), essa è accomunata alle altre sorelle per la prevalente composizione in acciaio al carbonio.
Preliminari analisi ne denotano la somiglianza con le altre del circolo “Ulfberht”. Ad esempio l’acciaio della spada rimasta sepolta sotto il limo per più di un millennio (fattore che ne ha garantito la conservazione pressoché ottimale) non presenta impurità ed è di alta qualità, oltre che uniforme. Il carbonio è tre volte superiore alla normale quantità che caratterizzava le ordinarie spade dell’epoca.
Sambor Gawiński, della Soprintendenza di Kuyavian-Pomeranian e supervisore di tutti gli altri esemplari “Ulfberht” in Polonia, ha commentato la scoperta. Il ricercatore definisce “spettacolare e affascinante” il ritrovamento di Włocławek. Inoltre dichiara come dalle future indagini si possano ricavare ulteriori dettagli (vista la perfetta conservazione dell’arma) sulle lame contrassegnate da questo, oramai, leggendario marchio.