Se un asteroide un giorno minacciasse la terra potremmo in qualche modo salvarci? E soprattutto, in questo, come potrebbe esserci utile Didimo d’Alessandria?
Dydimus è un asteroide scoperto dalla NASA nel 1996 e potenzialmente pericoloso per la terra e su di questo vuole testare dei sistemi di difesa in grado di deviarlo.
Ma perché prende questo nome? Il Didimo di Alessandria originale era una grandissimo studioso, autore di un’infinità di opere. Viveva, durante il I secolo, praticamente dentro la biblioteca d’Alessandria, dove passava le giornate a studiare ininterrottamente.
Era un erudito “spaziale” direi, ma dagli atteggiamenti un po’ strani, peculiari, ecco. Un aneddoto che lo riguarda racconta di come si scontrò con una delle pochissime persone che raramente riceveva. Questi difendeva strenuamente una tesi, Didimo la contrastava animatamente. Tutto fila liscio fino a quando non si scopre che Didimo stesso aveva difeso quella tesi in un suo libro.
Egli aveva scritto talmente tante opere da non ricordare più cosa aveva difeso e cosa attaccato. Una cosa positiva si potrebbe dire.
La nota negativa però era la sua abitudine nell’attaccare a priori tesi e idee di altri eruditi senza impegnarsi minimamente a confutarle.
La cosa anche più paradossale è che, delle migliaia di opere che si presuppone scrisse, non ne è giunto a noi che qualche sporadico frammento. Ultimamente è stato scoperto un papiro di commento ai Filippesi di Demostene, ciò sottolinea come spesso, anziché sviluppare idee proprie, commentasse opere altrui. Nonostante ciò pare godesse di un’immensa fama, proprio forse per l’elevato numero di opere che all’epoca scrisse.
Così come il Didimo originale andava contro tutti a prescindere, ci auguriamo che i sistemi di difesa spaziale contrastino con efficacia l’asteroide fornendoci un buon strumento di difesa, sperando siano meglio di quelli che usava l’antico erudito per difendere le sue tesi.