Ad oggi nel mondo esistono oltre 7000 lingue, 2300 solo in Asia. Chiaramente ci sono i colossi come l’inglese, lingua franca ormai quasi in tutto il mondo, o il francese, molto parlato in Africa come retaggio dell’epoca coloniale. Ma vi sono anche lingue molto più “piccole”, parlate da tribù di poche individui o solo in spazi ben circoscritti. Insomma, il mondo è bello perché è vario. Ma come nascono le lingue?
Secondo la religione cristiana, a quanto detto nel libro della Genesi, 11:1-9, tutto comincia a Sennaar. Siamo nella Mesopotamia meridionale e qui, dopo il diluvio universale, si sono ritrovati tutti gli uomini e le donne sopravvissute. Nella comunità creatasi si sviluppa una lingua condivisa, propedeutica alla sopravvivenza ed alla comprensione quotidiana.
Gli uomini di Sennaar però non si accontentano della loro dimora terrestre, vogliono il cielo. Iniziano infatti, tramite abili costruttori, ad edificare la famosa Torre di Babele. La superbia umana giocò un brutto scherzo, gli uomini vollero raggiungere in altezza quel Dio che li aveva salvati dal diluvio. Ma questo non avvenne. La torre venne distrutta.
Le genti di Babele si dispersero, ognuno portando con se un nuovo idioma ed il conseguente nuovo sviluppo di una cultura annessa. La società era di nuovo frammentata ed i costruttori non parlavano più la stessa lingua. Non potevano più coordinarsi nel loro lavoro che fu così superbo nel tentativo della torre.
Ma se ci volgiamo più ad est, verso le regioni di religione Indù, c’è un altro affascinante racconto circa lo stesso argomento. Il racconto dell’Albero della Conoscenza. Germogliando dal centro della terra, l’albero aveva oramai raggiunto vette elevatissime, si dice giungesse in cielo. Ancora una volta la superbia la fece da padrona, l’albero continuò a crescere a dismisura.
Quando il dio della creazione Brahma se ne rese conto però non esitò, distrusse l’albero ed i suoi rami che ormai erano in cielo. Da ogni ramo che cadde sulla terra si sviluppò una lingua ed ancora una volta una cultura diversa e l’umanità si frammentò. I due racconti sono chiaramente inerenti le religioni, ma sono comunque due bellissime storie fra le migliaia esistenti sul tema.