Dagli scavi per la metropolitana della cittadina greca di Salonicco emerge un immenso repertorio archeologico e storico di straordinarie proporzioni. Ben 300.000 reperti hanno visto la luce in pochissimi giorni. Si tratta di un tesoro dal valore inestimabile e che abbraccia epoche che vanno dall’antica Grecia al XVIII secolo.
Se i reperti ritrovati sono ingenti, anche la vastità dello scavo non scherza. Questa si estende per circa 20.000 km quadrati, costituendo l’area archeologica più grande di tutta la Grecia settentrionale.
I primi rinvenimenti sono quelli di antichi edifici, databili tra il XV ed il XVIII secolo. Questi furono edificati all’epoca sopra degli antichi resti greci e romani. Sotto delle strutture vi erano infatti un ninfeo, una piazza lastricata, un mosaico con contorti motivi geometrici ed uno stabilimento balneare.
La metropolitana invece pare che segua l’antico percorso del decumano, ovvero una grossa strada romana con direzione est-ovest, una delle più grandi dell’epoca. Ad impreziosire ancora di più il tutto vi è un antico viale bizantino, che affianca il più anziano stradone imperiale.
Infine, ma di sicuro non per importanza, troviamo 300.000 reperti archeologici risalenti al IV secolo d.C. La cosa strabiliante è che questi, nonostante la cifra spropositata, provengono da solo sei dei dodici siti di estrazione esaminati. Il numero è destinato a crescere e gli oggetti rinvenuti verranno esposti nelle varie fermate della nuova metropolitana, in base a dove gli archeologi li rinverranno.
Altri due musei prenderanno forma dall’immenso patrimonio artistico e storico emerso e amplieranno la cultura e l’importanza del luogo. Gli archeologi lavorano senza sosta e l’incredibile storia dell’impero romano e dei territori greci si ingrandisce grazie all’eccezionale scoperta.