Oggi tutti conosciamo e beviamo volentieri il Gin, diffuso in diverse forme e aromatizzazioni nei locali di food and beverage. Ma probabilmente pochi sanno che prima dei gin tonic e dei gin lemon, il distillato di ginepro nacque come una cura per il mal di reni. Da rimedio naturale a drink preferito di molte persone, ripercorriamo insieme la storia di questo superalcolico.
La nostra storia comincia in Olanda, alla metà del XVII secolo. Il nostro protagonista è il dr. Sylvius. Franciscus, è questo il nome dell’inventore, era un medico ed uno scienziato della città di Leida, Paesi Bassi meridionali. La sua ricerca comincia, come sopra accennato, con l’intento preciso di trovare una cura ai problemi e ai dolori generati dai reni.
Inizia così a creare diversi distillati, modificando di volta in volta quantitativi e ingredienti. L’illuminazione arriva quando arricchisce del distillato alcolico di grano con del ginepro. Era fatta, aveva trovato la miscela che cercava e se ne era innamorato. Forse proprio tale assuefazione lo portò a convincersi che si trattava della cura che stava cercando.
Eccoci allora al momento più difficile di quando nasce qualcosa o qualcuno: dare un nome alla creatura. Dato che il francese era la lingua più in voga al momento (ci troviamo pur sempre nel XVII secolo del Re Sole), scelse il termine “genever“. Si tratta di un derivato di “genievre“, termine che in Francia indica il ginepro appunto.
Ma come si arriva da questa melliflua e lunga parola all’abbreviativo odierno? Questo processo è dovuto a dei soldati inglesi che poco tempo dopo si trovarono a combattere in Olanda. Qui presero le loro prime sbronze da distillato di ginepro, che iniziarono a chiamare, abbreviando il termine iniziale, Gin.
Nasce così il distillato più in voga del momento, bevuto ormai insieme ad altre bevande nei vari drink e sempre meno in forma “liscia”. Poco importa, almeno ora sapete come nacque il Gin. Se durante una bevuta non sapete proprio di cosa parlare, un assist ve l’abbiamo fornito. Non c’è di che!