La storia che vede un asteroide colpire la terra 66 milioni di anni fa che porta all’estinzione dei dinosauri ormai è conosciuta da tutti. In pochi però sanno che i parenti più lontani dei nostri cavalli, milioni e milioni di anni fa, pesavano poco più che 10 chilogrammi ed erano molto simili a rinoceronti. Cosa li ha trasformati in giganti da diverse tonnellate?
La risposta è scontata, ma non banale: la genetica. Non è semplice però capire come in un tempo geologico limitato tale trasformazione sia stata gargantuesca. All’epoca dei dinosauri tali animali vivevano nascosti e spaventati dai loro vicini carnivori e giganti. L’evoluzione e l’aumento vertiginoso della loro stazza sarà loro favente dopo l’estinzione dei dinosauri.
Questo è quanto dice una ricerca condotta da Science. Durante il Cretaceo, periodo geologico più recente della fase mesozoica, i Brontoteri, parenti prossimi dei cavalli, videro aumentare il loro peso da 18 chilogrammi a 4-5 tonnellate. Chiaramente ora era molto più semplice per loro sopravvivere, data anche l’estinzione dei loro principali predatori.
I fossili principale di tale razza simil-equina si scoprirono in Nord America, nei territori degli Indiani Sioux. Da questo popolo deriva il soprannome dato a questa specie: Bestie del tuono. Chiaramente lo studio dei fossili aprì numerose linee interpretative e consentì la formulazione di 3 ipotesi sullo sviluppo eccezionale degli antenati dei cavalli.
La regola di Cope, prima ipotesi, afferma che tutto il gruppo parentale sia aumentato di dimensioni nel tempo. La seconda ipotesi suggerisce che più che un aumento comune solo determinate specie aumentarono le loro dimensioni, a scapito di altre. La terza, e più accreditata ipotesi specifica come sia molto più probabile che gli individui più piccoli semplicemente siano stati cacciati in quanto prede più semplici. Così quelli di dimensioni maggiori scalavano invece la scala alimentare ed avevano più probabilità di sopravvivere.
Dunque ancora una volta è la legge del più forte a governare in natura, ed i cavalli come li conosciamo noi sono lontani parenti di bestioline di piccole dimensioni che mai ci avrebbero portato in groppa. Non ci resta che ringraziare l’evoluzione.