Chissà in quanti tra i 30.000 visitatori giornalieri conoscono l’origine della storia del Louvre? Voglio mettere la mano sul fuoco. A parer mio, solo una minoranza di loro sa come quello che ad oggi è uno dei musei più importanti del mondo un tempo era un possente castello, parte integrante della cinta muraria parigina d’epoca bassomedievale. Quella che segue è la storia del Louvre prima che divenisse il Louvre.
Filippo II Augusto prima di impugnare croce e spada alla volta della Terra Santa volle assicurarsi personalmente della protezione di Parigi. La città aveva tanti motivi per temere future invasioni. Uno tra tutti: gli inglesi stanziati in Normandia. Il re ordinò nel 1190 la costruzione di un massiccio sistema di mura sulla riva destra della Senna. Sulla sponda sinistra invece i lavori iniziarono con un leggero ritardo di dieci anni, concludendosi definitivamente nel 1215.
Come ulteriore garanzia, il sovrano desiderò l’edificazione di una fortezza (quasi) quadrata (78 m x 72 m), circondata da un fossato largo 10 metri e alimentato dall’acqua del fiume. Ben dieci torri rinforzavano il perimetro del castello, contenente due strutture distaccate: l’arsenale e le stanze della guarnigione.
Nel 1200 gli architetti tirarono su una torre circolare alta 30 metri al centro del cortile. La Grosse Tour, che svettava tra tutte le altre, era la prigione del castello. La fortezza svolse compiti ben diversi rispetto a quelli per la quale era stata edificata. Accolse ben presto il tesoro reale e gli archivi regi. Il primo a volerne fortemente un ampliamento fu Luigi IX. Il Santo Re ampliò la struttura facendo aggiungere nuove stanze e strutture ma non a scopo difensivo (nota è la Salle Saint-Louis). Invece fu Carlo V a risiedervi per primo in pianta stabile negli anni ’60 del XIV secolo. L’architetto di fiducia Raymond du Temple inserì nel castello durante quegli anni la magnifica Biblioteca Reale, contenente più di 900 manoscritti antichi.
I sovrani che si susseguirono utilizzarono il castello del Louvre a seconda delle loro esigenze: in un momento difensive, in un altro residenziali. Si citino ad esempio gli usi a cui fu adibito sotto Luigi XI e Luigi XII. Per il primo il castello fu poco più di una prigione di massima sicurezza, per il secondo invece fu il primo arsenale cittadino.
A conclusione di questo excurus medievale sul castello del Louvre, vorrei citare un episodio che mi ha colpito in particolare. Nel contesto della Guerra dei Cent’anni, quando gli inglesi entrarono a Parigi sotto il comando di Enrico V d’Inghilterra nel 1420, rimasero ammaliati dalla possanza e dallo splendore del castello. Le cronache del tempo descrivono lo stupore dei soldati dinnanzi a quella opera architettonica così imponente. L’esercito occupante ivi rimase fino al 1436.
La storia del Louvre va avanti nei secoli. Esso prima si trasformò in palazzo (con la demolizione parziale delle mura e della struttura fortificata) e poi in museo. Ma tutto nasce nel Medioevo, per una volontà difensiva che con il gusto e l’arte poco aveva a che fare.