La concezione della lettura, del libro e delle biblioteche non fu assolutamente statica nel tempo. Essa mutò col variare della vita umana, assumendo progressivamente sempre maggiore libertà d’espressione e di circolazione. Ma nei secoli medievali, cosa accedeva precisamente? Per capirlo al meglio dobbiamo introdurre il protagonista odierno: lo Scriptorium.
Quando parliamo di Scriptorium, parliamo di un ampio ambiente presente all’interno dei monasteri all’interno del quale avvenivano due processi importantissimi in ambito scritturistico. Stiamo parlando di copiatura e miniatura. Ma perché nei monasteri? La maggior parte della vita letteraria dell’epoca avveniva all’interno di tali luoghi religiosi. Man mano che la Chiesa assumeva potere, questi luoghi diventavano sempre più centrali.
Proprio in questi ambienti nasce la figura dell’armarius, un termine che indica il moderno bibliotecario, ma con con tutti gli adeguamenti del caso. All’epoca l’armarius, era molto più di un semplice gestore della biblioteca. Durante i processi di copiatura, ad esempio, spesso dettava i versi da trascrivere agli amanuensi, che si occupavano di stilare più copie della stessa opera, o diverse parti dello stesso libro.
Ma vi è mai capitato di vedere un testo antico risalente a questo periodo? Sicuramente avrete notato due cose importanti: le iniziali e le decorazioni stilistiche. Queste spettavano al difficile compito del miniaturista, che riempiva artisticamente quegli spazi lasciati bianchi e vuoti appositamente dai copisti all’interno delle varie pagine.
Si trattava di decorazioni di ottima fattura, per le quali si utilizzavano le colorazioni più disparate. Da quelle più umili, come il rosso estratto dal piombo, a quelle più importanti d’oro e d’argento. In questo caso era compito degli alluminatori rifinire con pennellate d’oro le miniature già composte in precedenza dai miniaturisti. Insomma si trattava di un lavoro composito e tutt’altro che semplice.
Col tempo il ruolo delle biblioteche si innoverà profondamente, soprattutto dopo la diffusione degli ideali illuministici. Ci sarà una progressiva liberazione del sapere che, molto lentamente, arriverà ad essere a portata di tutti. Ma, come tutti i processi storici, lo farà con tempi e modi profondamente diversi e influenzati dalle circostanze.