La scoperta è avvenuta mentre un contadino stava svolgendo il suo quotidiano lavoro nei campi. Stava passando con l’aratro quando capì che c’era qualcosa che non andava: un oggetto gli impediva di andare avanti. Inizialmente pensò ad un enorme macigno, ma quando iniziò a scavare si rese conto che si trattava di una struttura ”a forma d’uovo”, che riuscì a trasportare all’esterno grazie ad un mezzo meccanico.
La scoperta è avvenuta nel distretto di Trencin, un comune della Slovacchia. Subito i tecnici hanno svolto un sopralluogo ed hanno datato il manufatto alla Seconda Guerra Mondiale. Successivamente, con l’aiuto di metal detector, gli archeologi hanno sondato il resto del campo in modo tale da capire se ci fossero ordigni inesplosi.
Al momento del ritrovamento la struttura era incompleta: la parte superiore mancava, in quanto rimossa in precedenza per consentire l’aratura. Non appena avvenuta la scoperta, il Museo di Trecin, con il coinvolgimento attivo del sindaco di Chocholna-Velcice, ha provveduto a ricollocare il reperto in uno spazio più adatto. Si tratta di un ”nido di mitragliatrici” tedesco della Seconda Guerra Mondiale. Sono noti come Kugelstand e Kugelbunker e presentano, appunto, una forma a sfera con ingresso cilindrico sporgente o a imbuto.
I tedeschi li produssero in Slovacchia tra il 1944 e la fine della guerra, utilizzando colate di cemento in forme riutilizzabili di legno. Queste contenevano una struttura di sbarre di ferro. Servivano principalmente come coperture o punti di tiro. Si trovano principalmente nella zona di Bratislava, e lungo la linea che si estende fino a Kysuc.
Ad oggi alcuni sono completamente distrutti, altri sono vasi per fiori o strutture per parco giochi dedicati ai bambini. Altri, invece sono stati spostati in luoghi sconosciuti. L’organismo territoriale ha ricordato che tutti i reperti della Seconda Guerra Mondiale sono protetti dalla legge come parte del patrimonio archeologico.