Ha dell’incredibile quanto successo in questi giorni a Como. Secondo i media italiani si tratta della maggiore scoperta di epoca romana fatta in tutto il nord Italia. Gli archeologi hanno ritrovato un’anfora di epoca romana con all’interno ben 300 monete d’oro e, sul fondo, addirittura un lingotto.
Stupisce come, nonostante gli ormai sedici secoli trascorsi, le monete siano ancora in ottimo stato. Ciò perché l’anfora ed il terreno che la ricopriva hanno consentito il mantenimento in ottime condizioni delle monete. Per quanto riguarda la datazione, questa risale agli ultimi secoli dell’Impero, forse il IV o il V d.C.
Le monete finora separate dagli studiosi sono circa 27, e tutte risalenti al V secolo d.C., momento di caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Su queste vi erano rappresentati i volti di 5 imperatori: Onorio, Valentiniano III, Leone I, Antonio e Libio Severo. In un periodo di grande instabilità politica, si tratta davvero di un miracolo.
Nel 476 d.C., anno di caduta dell’Impero d’Occidente, e nei decenni precedenti, la circolazione monetaria all’interno dell’impero romano era fortemente limitata. Le pressioni interne e quelle esterne esercitate dai barbari, il sacco di Roma del 410 condotto dai Visigoti di Alarico I e tutti gli altri problemi che affliggevano Roma, rendevano il V secolo un periodo nefasto.
Ciò di cui si meravigliano gli studiosi è appunto questo. Come fu possibile accumulare un simile tesoro, valutabile nell’ordine dei milioni di euro, in un momento così negativo per l’economia e per la storia imperiale? La risposta magari arriverà con il tempo e con lo studio degli stessi materiali ritrovati.
Per ora possiamo solo immaginare lo stupore dell’archeologo che, scavando nei pressi di Como, abbia visto scintillare delle monete d’oro traboccanti da un’anfora romana. Attendiamo gli esiti degli studi e, come sempre, auguriamoci di scrivere altre importanti pagine di storia.