Il nostro avo più anziano, l’uomo – e la donna di Neanderthal – visse in un periodo storico totalmente differente dall’odierno e lontanissimo negli anni. In questi giorni, al Circeo, nei pressi della Grotta Guattari, emerge un cranio di una donna vissuta in un tempo così remoto da sembrare inarrivabile. Dall’analisi di questo preziosissimo reperto gli studiosi ci dicono come appariva la donna a noi imparentata.
L’altezza della donna doveva raggiungere il metro e mezzo, con una corporatura abbastanza robusta. Intemperie e pericoli erano una ruvida realtà, dai grandi predatori agli agenti atmosferici. Le arcate sopraccigliari erano particolarmente marcate in avanti e le ossa del cranio molto spesse e forti.
La conferma sull’identità della donna arriva dalla Soprintendenza per l’Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Frosinone e Latina. La guida della ricerca è affidata all’archeologo Francesco Di Mario. La Grotta Guattari non è nuova a scoperte simili. La prima, e più lontana, risale addirittura al 1939.
Inoltre il teschio scoperto è correlato ad un’altra serie di rinvenimenti di due anni fa. Nel 2021 erano stati scoperti altri 9 ominidi e dei resti di animali che vivevano nello stesso ambiente. Questa grotta è considerata la “casa dei Neanderthal” e gli studi proseguono da tempi non sospetti perché si tratta di una vera e propria miniera d’oro paleolitica.
Proprio dalle altre analisi, condotte sui fossili del sito, emergono testimonianze inerenti ad un bambino e ad un adolescente, a conferma dell’eccezionale prolificità del posto. E le sorprese non finisco qui. Francesco De Mario annuncia l’apertura di un percorso di visita a Grotta Guattari.
In collaborazione con il Fondo Ambiente Italiano (FAI), il Comitato Nazionale di Ricerca (CNR), l’Università di Tor Vergata ed il Comune di San Felice Circeo, si inaugura un’opportunità di visita non indifferente. Un vero e proprio viaggio nel tempo per i più appassionati che consigliamo vivamente.