No, Don Chisciotte non c’entra nulla. Questa strana scoperta arriva dal Regno Unito: qui una X nascondeva ben cinque mulini a vento. E i resti di due di loro si sovrapponevano l’uno sull’altro.
I mulini a vento del Regno Unito
Il ritrovamento è avvenuto in un sito fra Cherry Hinton e Teversham, nel Cambridgeshire. Qui, in teoria, era previsto un colossale progetto di sviluppo edilizio con la costruzione di 1.200 abitazioni.
Solo che durante gli scavi sono emersi i resti di cinque mulini a vento medievali e di un cimitero anglosassone. L’archeologo Cristopher Wakefiled ha spiegato che il sito era già utilizzato nel Neolitico, ma la scoperta di così tanti mulini a vento nello stesso posto è decisamente insolita.
La cosa curiosa è che la X segnava davvero il punto dove scavare, come nei migliori film di avventura. La base principale era costituita da una croce che fungeva da supporto per il palo centrale del mulino a vento.
Il dott. Wakefiled ha continuato sostenendo che è la prima volta che si trova a dover scavare un mulino medievale. Dagli scavi si vede il punto dove due grandi pezzi di legno, gli alberi a croce, erano piantati nel terreno. Il palo principale di questi mulini a vento, risalenti al periodo compreso fra il 1300 e il 1500, serviva per macinare il grano ed era fissato alle fondamenta e alla vela.
La cresta su cui sorgevano i mulini era uno dei punti più alti della zona, ideale per una costruzione del genere. Con il procedere degli scavi è emerso che quattro strutture risalivano a periodi diversi e due di esse erano costruite l’una sopra l’altra.
L’ipotesi è che, trattandosi di strutture di legno, con il passare del tempo si erano deteriorate. Per cui semplicemente ne veniva costruito uno nuovo nelle vicinanze, recuperando quanto più legno possibile da quello vecchio.
Sempre in zona, poi, è emerso anche un cimitero anglosassone che risale a un periodo compreso fra il 580 e il 700 d.C., contenente i resti di circa 60 persone. Proprio qui gli archeologi hanno trovato anche una conchiglia di ciprea proveniente dal Mar Rosso.
Altri reperti, invece, risalgono al tardo Neolitico o all’inizio dell’Età del Bronzo (2100-2150 a.C.); non mancano poi testimonianze archeologiche dell’Età del Ferro, rivelando così ben tremila anni di storia dell’umanità.