Chapultepec è un famoso monte a ovest di Città del Messico ed è circondato da uno splendido parco. Oltre alle sue bellezza naturali, oggi vi parleremo di una grande scoperta archeologica avvenuta proprio qui. Si tratta di una serie di reticoli di ipogei e di tombe risalenti a 3.000 anni fa.
Si tratta del grande lavoro svolto dagli archeologi dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) che ha portato al ritrovamento di ben 10 sepolture. Di queste 10, la metà contenevano resti umani. Si trattava di tombe tronco-coniche risalenti all’Età del Bronzo e di particolare interesse per i ricercatori.
Probabilmente, stando a quanto riferito dalla coordinatrice dei lavori María de Lourdes López Camacho, si trovava nei pressi del ritrovamento, un antico villaggio. Questo sorgeva probabilmente ai margini della foresta, per evitarne i pericoli ma al contempo per poter prendere quanto necessario da questa. Il nome dell’antico villaggio è Lomas de Chapultepec.
Ancora una volta entra in gioco una contingenza naturale nella conservazione dei resti: un’eruzione vulcanica. Ci riferiamo al vulcano Xitle. Proprio la colata probabilmente consentì la conservazione in ottimo stato del sottosuolo e conseguentemente dei resti umani che oggi gli studiosi possono analizzare.
Inoltre la scoperta si collega ad un’altra avvenuta l’anno scorso sempre nella foresta del monte. I materiali ritrovati nello scorso scavo, ed i resti umani di questo, confermano il fatto che già in un’epoca così remota tali posti fossero abitati e frequentati dall’uomo.
Tornando per un attimo sulle tombe, diamo l’idea delle loro dimensioni. Si parla di scavi larghi che variano da un metro e mezzo a due, e profondi circa 1,5 metri. La definizione di tomba tronco-conica deriva invece dalla forma peculiare che sembra appunto un cono rovesciato e poi diviso a metà. Le ricerche sui corpi potranno in seguito darci inoltre preziose informazioni sulla vita nel Messico di oltre 3.000 anni fa.