A Castro, in provincia di Lecce, sono giorni abbastanza movimentati. Da poco è riemerso infatti il santuario della dea Atena citato da Virgilio e con lui la più grande statua della Pallade mai rinvenuta in Magna Grecia. Si tratta di una scoperta tanto eccezionale quanto fortuita poiché, ancora una volta, è stato un lavoro congiunturale sulla rete fognaria a dare il via a quello parallelo di carattere archeologico.
Mentre si lavorava dunque alla rete fognaria del piccolo comune leccese, nei pressi del Castello aragonese (non quello di ischiana memoria…) è spuntata una fortificazione a dir poco interessante. Viene subito coinvolto dalla Soprintendenza ai beni archeologici, Francesco D’Andria, professore emerito dell’Università del Salento.
Dopo pochi giorni di scavi e ricerche non c’erano più dubbi: si trattava dell’Athenaion. Virgilio ne parlava già nel III libro dell’Eneide, ora abbiamo delle prove ancora più tangibili. Anche se Enea, stando alle parole di D’Andria, non è mai esistito, l’esodo degli iliaci dopo la Guerra di Troia è un fatto storico.
Dalla Dardania approdarono proprio nel Salento, dopo aver attraversato lo stretto di Otranto, provenendo dalle coste dell’Albania. Ma sono anche altre le fonti storiche che testimoniavano tale tempio. Il primo fu Varrone, che parlò di un luogo sacro nei pressi di Castrum Minervae, antico nome della città in questione.
Oltre a lui ne parlò anche Strabone, il primo grande geografo del mondo, che viaggiò di persona in Italia. Egli racconta di un promontorio sovrastato dall’Athenaion, chiaro riferimento sempre a Castro e all’odierna scoperta. Infine c’è anche una lettura di segno opposto, quella dei teologi cristiani. Secondo loro, l’apostolo Pietro in persona distrusse il tempio per dedicare un luogo di culto alla Vergine Maria.
Tornando invece ai giorni nostri, oggi è visibile nella sala del museo archeologico di Castro, la bellissima statua di Atena ritrovata nei pressi dello scavo. Purtroppo manca del capo, non ancora rinvenuto, ma la finezza dei particolari e la sua bellezza sono visibili e ben poco dibattibili. Un altro pezzo di storia emerge, bella come sempre.