Grazie ad un progetto per la rilevazione geofisica del territorio lombardo, comprendente le province di Mantova, Lodi e Cremona, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio è giunta ad una scoperta davvero interessante nei pressi di Casalromano, nel mantovano. Emerge dal sottosuolo un’antica necropoli del II secolo a.C., appartenente al popolo dei Cenomani – o Galli Cenomani, che dir si voglia.
In essere dal 2022, le indagini con magnetometro e georadar hanno condotto gli esperti al meraviglioso ritrovamento. Attraverso questi strumenti gli archeologi hanno rilevato l’iniziale presenza di due fosse dalla forma rettangolare. Tali fosse hanno poi assunto le sembianze di tombe ad incinerazione. Queste contenevano anche un fornito corredo funerario, prontamente individuato dagli addetti agli scavi.
Le due sepolture di Casalromano appartenevano ad un uomo ed una donna. Per quanto riguarda quest’ultima, nella sua tomba erano presenti un coltello ferreo, delle ceramiche varie così come del vasellame, monili e una straordinaria collana con perle in vetro e bronzo. All’interno della sepoltura maschile i ritrovamenti sono stati altrettanto sorprendenti: uno scudo, una lancia (purtroppo senza asta in legno), così come una spada ed un piccolo coltello, senza contare il gran numero di piccole ceramiche.
Queste prime due fosse funebri ha preceduto il ritrovamento di altre 11 tombe. tutte datate tra il II secolo a.C. e la metà del I secolo a.C. (sul tramontare dell’Età del Ferro). A quell’epoca in zona si trovavano i Galli Cenomani. Il popolo di cultura celtica si stanziò tra l’Adige e l’Oglio, avendo a sud il Po e a nord le colline moreniche lacustri. I Cenomani ebbero frequenti contatti diplomatici con Roma, stipulando anche un’alleanza militare. In virtù di tali relazioni, il popolo d’origine celtica prese molto dalla cultura e dalla tradizione latina. Un’influenza denotabile dalla disposizione delle tombe, dall’incenerimento dei corpi (usanza romana) e dalla collocazione delle ceramiche.
Di recente gli archeologi della soprintendenza mantovana hanno reso nota un’altra importante scoperta. Due tombe non presentavano ceneri, ma resti ossei umani. Le ossa in questione appartennero a due bambini, una femmina per certo, mentre dell’altro non conosciamo il sesso. La bambina possedeva un particolare bracciale vitreo dalla colorazione azzurra.
La necropoli scoperta a Casalromano ci permette di conoscere ancora meglio i Cenomani, un popolo di cui ancora non si sa abbastanza, se non grazie alle testimonianze romane. Ulteriori analisi sono in corso, ad esempio attraverso lo studio del terreno si può accertare una ricostruzione paleoambientale. La sensazione è che questo sito archeologico abbia ancora qualcosa da dirci. Noi di certo non ci muoviamo.