Un’incredibile scoperta arriva dalla Corsica. Qui, per la prima volta, gli scavi degli archeologi dell’Inrap hanno portato alla luce una casa etrusca. Si tratta del primo insediamento domestico trovato sull’isola e collegabile alla cultura etrusca.
La bellezza della casa etrusca in Corsica
La casa è venuta alla luce durante un progetto di costruzione di una casa unifamiliare nel comune di Ghisonaccia in Corsica. Il Servizio Archeologico Regionale aveva chiesto di effettuare degli scavi preventivi. Così, a 3,5 km a est di Ghisonaccia, nel centro della pianura orientale della Corsica delimitata a est dal mar Tirreno e a ovest dai monti della catena Ercinica, ecco che è emersa questa antica abitazione privata della Corsica.
La casa si trovava su una terrazza alluvionale in pendenza verso il torrente Alzetta. Su una zona pianeggiante naturale c’era un edificio costruito su fondamenta di ciottoli. Largo 6,35 m per una lunghezza di 5,30 m, aveva una superficie interna di 34 m², mentre la superficie totale dell’edificio era di 50 m².
I ciottoli sono collegati da un sedimento di limo marrone scuro, posizionati in maniera irregolare. Vicino ai bordi della costruzione ci sono dei piccoli scavi che un tempo accoglievano un palo di legno. Vista la stratigrafia dei ciottoli si pensa che possa trattarsi di diversi elementi della struttura della casa, fra cui anche alcuni derivanti dalla copertura della casa creata con materiali deperibili.
Visto che a terra erano presenti dei frammenti di tutolo ecco che si pensa che la casa avesse dei muri di canniccio riempiti di terreno edificabile e sostenuti dai ciottoli. L’interno dell’abitazione è ricoperto di limo disseminato da parecchie centinaia di frammenti di ceramica. Erano presenti contenitori chiusi con bordi svasati o rientranti e pareti da spesse a sottili. Si tratta di tipici vasi di stoccaggio di epoca etrusca.
Venti metri a sud dell’edificio, poi, c’è un ampio fossato lungo 15 m e largo 1,70 m. Si pensa che fosse stato creato per prendere l’acqua dal torrente Alzetta. Alcune buche rilevate ai margini dell’edificio indicano che qui potessero esserci altri edifici costruiti con materiali deperibili.
Inoltre vicino alla casa erano presenti diverse fosse per i rifiuti domestici contenenti anche residui di forni. Per quanto riguarda la datazione, si pensa che il sito sia stato occupato in un periodo collocato fra il VI e il IV secolo a.C.