Due sono le dinastie che hanno guidato il regno dei Franchi nelle sue origini. Parliamo dei Merovingi e dei Pipinidi. Ma c’è un’altra dinastia, molto famosa, che deve il suo nome proprio a Carlo Martello: i carolingi, a cui appartiene anche Carlo Magno, suo nipote. Quest’uomo è una figura centrale, non solo nella storia del regno dei Franchi, ma più in generale nella storia Europea nell’alto medioevo. Le fonti descrivono così Carlo, figlio illegittimo di Pipino di Herstal: ”era bello di per sé, pieno di coraggio, abile in guerra”. In effetti, fu un personaggio abbastanza fuori dal comune. Basti pensare che, per quattro anni, ha esercitato il potere regale. Pur non essendo formalmente re, ma Maggiordomo di palazzo nei regni di Austrasia, Burgundia e Neustria.
Carlo Martello condusse numerose campagne belliche, ma la sua impresa militare più nota fu senza dubbio la battaglia di Poitiers del 732. Uno scontro che sembrava essere quello di due mondi opposti e naturalmente ostili tra loro. Il mondo cattolico, guidato da Carlo e quello Arabo. Una realtà molto giovane che stava conoscendo un’espansione quasi inarrestabile. ”Quasi”, perché il condottiero franco riuscì a bloccare la loro avanzata in Spagna, guadagnandosi un posto da protagonista in vari romanzi epici e cavallereschi che circolarono al tempo.
Mentre il potere della dinastia merovingia diminuiva, cresceva quello di Carlo. E cresceva più rapidamente dopo tutte queste vittorie. Alla fine, alla morte di Teodorico IV, non si scelse alcun successore e la dinastia merovingia cessò di fatto di regnare, anche se un certo Chilcerico III apparve reclamando il trono, che la storia conoscerà come Chilcerico III l’Idiota o il Re Fantasma.
In realtà, Carlo assunse tutti i poteri reali senza essere incoronato fino alla sua morte. Anche se non ottenne mai il titolo di re, il suo potere pose le prime basi della linea carolingia, che fu confermata dalla consacrazione di Pipino il Breve il 28 luglio 754.