Lo scorso anno a Londra andò all’asta un oggetto straordinario. Venduto ad una somma di 500.000 sterline, si tratta di un anello di zaffiro molto singolare. Infatti, si ritiene che questo splendido monile, con incisa una figura femminile, appartenesse addirittura a Caligola. L’Imperatore romano vissuto nel I secolo dopo Cristo.
Ad avvalorare questa tesi vi è l’ipotesi, da molti ritenuta plausibile, che il volto di donna raffigurato sull’anello sia quello della sua quarta e ultima moglie, Milona Cesonia. Sembra che l’Imperatore, per rendere onore alla sua bellezza, avesse fatto incidere il suo profilo su questo raffinatissimo oggetto, che portava sempre al dito.
Un artefatto realizzato con una maestria tale da permettergli di mantenersi intatto per quasi 2000 anni. Gli zaffiri sono, infatti, materiali eccezionalmente duri. Basti pensare che si posizionano appena sotto i diamanti nella scala di durezza Mohs. Possiamo dunque immaginare quanto fu difficile tagliare e lucidare lo zaffiro oltre che scolpirvi il raffinato profilo, soprattutto con gli strumenti che vi erano all’epoca. Caligola, noto ai più per la sua follia, reale o presunta, nutriva per lei una passione ardente ed era talmente orgoglioso di averla in moglie da farla sfilare nuda davanti alle sue truppe affinché tutti potessero ammirarne la bellezza. Ma sappiamo bene che Caligola era una persona molto particolare. Possiamo immaginale che abbia preteso una precisione certosina da parte dei suoi abilissimi artigiani.
Alcuni storici dell’arte sostengono, tuttavia, che lo stile del monile si discosta da quello in voga ai tempi in cui il successore di Tiberio era in vita, sfatando la tesi sulla sua regale paternità. La leggenda dietro questo straordinario oggetto l’ha reso famoso in tutto il mondo, rendendolo ricercato da un grandissimo numero di collezionisti. Ma anche di studiosi, interessati a poter guardare da vicino l’anello ”di Caligola ” che ha diviso l’opinione pubblica.