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Calabria e Sicilia si toccano: la leggenda della Fata Morgana

Ne parlava D’Annunzio, un religioso del ‘600 e la tradizione popolare meridionale tra Sicilia e Calabria. Un racconto folkloristico e leggendario che ha radici nella storia e nella scienza, riguardando anche il re normanno Ruggero d’Altavilla, che oggi vi racconteremo. Parliamo della leggenda della Fata Morgana e di uno strano effetto ottico che fa apparire le due regioni del Sud Italia come estremamente vicine. Cominciamo dalla parte leggendaria della vicenda.

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Secondo i racconti Morgana accompagnò in tempi lontani il fratello Artù nei pressi dell’Etna. Qui egli fissò la leggendaria Excalibur nel famoso vulcano. La sorella e protagonista del racconto di oggi si innamorò però di quelle terre e, soprattutto, di quel mare cristallino. Decise così di porvi la sua dimora, con le giuste precauzioni. Nessuno poteva avvicinarsi al suo palazzo di cristallo per via delle forti tempeste che qui imperversavano.

Inoltre, chiunque vedesse quelle prodigiose bellezze dalle coste opposte della Calabria rimaneva vittima di un effetto ottico ingannevole. Qui giunge la prima intersezione con la storia, anche se prevale ancora il lato leggendario e mitico. Secondo i racconti il condottiero normanno si trovava sulle sponde di Reggio Calabria e udì dei lamenti di schiavi provenire dalla costa sicula. Preso dal buon animo decise di aiutarli e di liberare la Sicilia dai Saraceni.

fata morgana dipinto

Arrivare sull’altra sponda gli sembrò un gioco da ragazzi, proprio perché vittima dell’effetto ottico frutto del sortilegio della fata che faceva apparire le due isole vicine ingannando gli avventori. Secondo tale leggenda Ruggero morì in mare (non andò così secondo la storia). Altra intersezione con la storia riguarda il già citato ecclesiastico del ‘600. Si tratta di Padre Ignazio Angelucci che nel 1643 ebbe una visione che riportò egli stesso.

Racconta di aver visto dalla sua finestra il mare gonfiarsi misteriosamente, divenire di cristallo e creare palazzi e castelli splendidi. Un’allucinazione? L’effetto di una fata? Forse è giunto il momento di spiegare scientificamente quanto finora raccontato tramite la lingua del folklore. E no, ci dispiace deludervi, non si tratta di nessuna magia o sortilegio strano.

fata morgana foto aerea Stretto

Nei pressi dello Stretto di Messina si verifica un fenomeno atmosferico peculiare: quando la temperatura al suolo è minore di quella sovrastante si altera la densità e la rifrazione della luce. In questo modo si vede in cielo un’immagine capovolta di ciò che sta in terra. Ma non si tratta di nessuna magia, solamente di scienza. Oh, comunque potete credere lo stesso che sia opera di Morgana eh!