A nord-est della Spagna, nei Pirenei orientali, al confine con la Francia, si estende il piccolo territorio di Andorra. La sua storia è molto antica con fonti che risalgono all’epoca dell’Impero Romano. I cartaginesi infatti passarono dal piccolo territorio di Andorra per muovere verso l’Italia e attaccare Roma.
L’evento saliente della storia andorrana accadde però nel 1278, quando fu firmato il “contratto di Pairatge“. Sostanzialmente si trattava di un trattato di co-sovranità fra la Spagna e la Francia che trovavano così un accordo sul piccolo territorio che si estendeva tra le due nazioni.
Il vescovo di Urgell ed il conte di Foix si definirono in quest’occasione co-principi e ottennero un duplice risultato. Il territorio di confine era pacificato e lontano da scontri violenti e loro avevano ottenuto un altro titolo. Quanto ci tenevano a questi titoli nel Medioevo eh!
Nel contesto delle guerre di religione l’Andorra avrà anche un ruolo importante. Alla morte di Enrico III infatti fu Enrique di Navarra a succedergli, suo cugino e vassallo. Enrique divenne così re di Francia e co-principe di Andorra.
Ma ancora nessuna traccia di un re. Proseguiamo allora la narrazione e arriviamo a Boris Skosyrev, l’unico re di Andorra capace di rompere in co-principato che durava da oltre 750 anni. Di quest’uomo sappiamo poco. Si sa che ha origine russa, che combatté nella prima guerra mondiale e che discendeva dalla nobiltà russa. Ma come ci arrivò in Andorra? Semplice, fu mandato in esilio. Qui allora sfruttò l’occasione e cominciò a fare politica anche tramite i media. Raccolse grandi consensi, soprattutto fra la nobiltà francese e spagnola. Uno dei suoi più grandi sostenitori sarà il duca di Orleans in persona.
Boris iniziò ad attuare una serie di riforme fiscali (che resero l’Andorra un paradiso fiscale) e a modernizzare le norme politiche del piccolo principato. In cambio chiese una cosa da niente: farsi nominare re. Incredibilmente ci riuscì e fu, come già detto, il primo ed ultimo sovrano di Andorra, che dopo il suo arresto ristabilirà il principato. L’occasione ancora una volta fece l’uomo ladro, considerando però che la Guardia Civil lo arrestò e vagò nuovamente in esilio, non vi consiglierei di fare la stessa cosa.