Mentre Arthur Conan Doyle animava un grandissimo personaggio come Sherlock Holmes, un altro, trasversalmente opposto, nasceva dalla penna di Maurice Leblanc. Stiamo parlando di Arséne Lupin, il ladro gentiluomo. Oltre a condividere lo stile, rocambolesco e mezzo comico, i due personaggi appaiono molto simili nei travestimenti e negli ideali.
Ma Lupin è mai esistito? A quanto ne sappiamo no, è una totale invenzione dello scrittore francese. Quest’ultimo, data la grande fama ottenuta dal geniale investigatore di Doyle, decise di creare un personaggio che faceva l’esatto contrario: dava del filo da torcere all’investigatore Koichi Zenigada.
Tipicamente vestito con il monocolo ed il cilindro, Lupin è animato interiormente da una forte morale in stile Robin Hood, ruba ai ricchi per dare però a sé stesso, ma ruba a chi sfrutta e approfitta dei più deboli. Insomma, in qualche modo compensa.
La rivista Je Sais tout sarà la prima a pubblicare una serie stilizzata del ladro gentiluomo, rendendolo così famoso che Leblanc scrisse in seguito ben 17 romanzi per accontentare i fan in continua crescita. “Arséne Lupin, il ladro gentiluomo” è il titolo della prima raccolta invece pubblicata da Leblanc nell’ormai lontano 1907.
Fino agli anni ’30 del secolo scorso l’autore scrisse opere dedicate al buon Arsenio, fino ad arrivare a “I miliardi di Arséne Lupin”, ultimo romanzo serializzato nel 1939. Ma la successiva morte di Maurice Leblanc non uccise anche il suo personaggio, Arséne apparteneva ormai alla storia, aveva rubato anche i cuori dei lettori.
Concludiamo con una curiosità. Forse, ma è un opzione molto remota, Lupin corrisponde ad un anarchico francese, Alexandre Marius Jacob. Quest’opzione è comunque remota e ormai poco importa da dove saltò fuori il nostro protagonista, tanto salta fuori sempre da dovunque si provi a intrappolarlo. Speriamo rimanga nella vostra memoria invece la sua storia intrigante.