Sulla rivista Antiquity potete leggere uno studio che rivela come Karanis, un antico insediamento greco-romano in Egitto, sia sopravvissuto molto più a lungo di quanto ipotizzato finora. In precedenza si pensava che questo sito fosse stato abbandonato intorno alla metà del V secolo. Ma nuovi dati spiegano che, invece, potrebbe essere stato abitato almeno fino al VII secolo.
Si allunga la storia dell’insediamento greco-romano di Karanis
Karanis era una città agricola che sorgeva nell’oasi di Faiyum, fondata probabilmente intorno al III secolo a.C., quando l’Egitto era governato dalla dinastia greca tolemaica. Il regno tolemaico durò fino al 30 a.C., quando la zona venne poi conquistata dai Romani.
Al suo apice si pensa che Karanis possa aver avuto una popolazione di diverse migliaia di persone. La cittadina era nota sin dal XIX secolo grazie all’enorme numero di papiri recuperati dal sito.
Scavi su larga scala nel XX secolo hanno permesso di portare alla luce aree residenziali, impianti di produzione, granai, templi e anche un complesso termale. Gli autori dello studio hanno spiegato che Karanis è così importante perché offre tantissime testimonianze della vita quotidiana romana, paragonata spesso a Pompei in tal senso.
Nonostante la mole di ricerche e pubblicazioni e nonostante il suo ruolo chiave nelle ricostruzioni storiche, non si sa ancora bene quale fosse il quadro cronologico esatto dello sviluppo della città.
Il primo insediamento è stato a malapena esplorato e il suo definitivo abbandono è ampiamente dibattuto. Tanto che la data presunta del suo abbandono, quella del V secolo d.C., appare troppo prematura secondo il nuovo studio.
Per valutare ciò gli archeologi hanno esaminato i resti vegetali recuperati dalle strutture del sito con la datazione al radiocarbonio.
Insieme ad ulteriori analisi, sembra che Karanis non fosse in totale declino durante il IV secolo. Anzi: pare che non fosse neanche un insediamento sporadico. Quindi appare improbabile che sia stato abbandonato del tutto all’inizio del V secolo.
Gli autori hanno spiegato che l’insediamento greco-romano era abitato nel VI secolo. Inoltre, in qualche modo, è riuscito a resistere fino al periodo della conquista islamica nel VII secolo d.C.