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Antico giardino collegato a Caligola emergono durante i lavori del Giubileo 2025 a Roma

Succede anche che durante i lavori per il Giubileo 2025 (sì, il prossimo anno a Roma ci sarà il Giubileo) saltano fuori i resti di un antico giardino romano che, con molta probabilità apparteneva all’imperatore Caligola. Con questo soprannome è meglio noto Gaio Giulio Cesare Augusto Germanico, che regnò con il nome di Gaio Cesare dal 37 al 41 d.C. come imperatore di Roma, succedendo a Tiberio e prima di Claudio.

Forse lo ricorderete anche perché questo terzo imperatore romano lasciò dietro di sé l’immagine di un despota stravagante, eccentrico e talvolta anche depravato. Anche se si pensa che, nel corso degli ultimi anni della sua vita, soffrisse di una qualche malattia degenerativa che gli diede problemi di squilibrio mentale. Ah, venne assassinato a soli 28 anni dai soldati della guardia pretoriana.

Cosa sappiamo del giardino di Caligola?

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Crediti foto: @Fabio Caricchia

Gli archeologi hanno portato alla luce un muro di travertino e le fondamenta di un portico con colonnato. Il Ministero della Cultura italiano ha parlato dei “resti di un interessante giardino” sulla riva destra del Tevere, vicino al Vaticano.

Tutto è emerso durante i lavori di pedonalizzazione di Piazza Pia. In questo modo Castel Sant’Angelo sarà collegato con Via della Conciliazione e San Pietro, mentre il traffico veicolare procederà tramite un sottopassaggio.

Visto che su una conduttura d’acqua in piombo è inciso il nome del proprietario della rete idrica e del giardino, ecco che questo nome rimanda proprio a Caligola. Sull’iscrizione c’è scritto “C(ai) Cæsaris Aug(usti) Germanici”, che si riferisce a Caligola, figlio di Germanico e Agrippina Maggiore.

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Crediti foto: @Fabio Caricchia

In effetti Filone di Alessandria, filosofo e studioso del I secolo, nei suoi scritti parla di quando Caligola ricevette una delegazione di ebrei di Alessandria negli Horti di Agrippina, un vasto giardino che si affacciava sul Tevere e che era separato dal fiume proprio da un portico monumentale.

Scavi effettuati sempre in Piazza Pia all’inizio del secolo scorso avevano portato alla luce altre tubature di piombo su cui era presente il nome di Iulia Augusta, presumibilmente quella Livia Drusilla che fu la seconda moglie di Augusto e nonna di Germanico (personaggio a cui è dedicata, fra l’altro, anche la serie TV andata in onda su Sky e dal titolo Domina).

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Appare dunque probabile che questa lussuosa residenza sia stata prima ereditata da Germanico e poi, alla sua morte, dalla moglie Agrippina Maggiore e successivamente dal figlio, Caligola.