Storia Che Passione
scheletro thailandia

Antico e per certi versi incredibile: cos’ha di speciale lo scheletro scoperto in Thailandia?

Le ossa di un bambino ritrovato in Thailandia, nel parco nazionale Khao Sam Roi Yot, attualmente rappresentano i resti umani più antichi mai ritrovati finora nel Paese. Oltre al record, destinato forse a vita breve (ma questa è un’altra storia), cosa ci racconta questo scheletro e perché è importante conoscerne la vicenda?

La scoperta dello scheletro umano più antico della Thailandia

scheletro thailandia
Crediti foto: @Nathan Falde

I resti scheletrici si trovavano nella grotta di Tham Din, sepolti a circa due metri sotto la superficie. Secondo i ricercatori il bambino, soprannominato Pangpond (è il nome di un famoso personaggio televisivo thailandese), aveva circa 8 anni al momento della morte. Come se non bastasse già di per sé questa incredibile scoperta, ecco che la sepoltura presenta delle caratteristiche uniche che suggeriscono come sia avvenuta durante una cerimonia rituale.

In realtà gli archeologi stanno studiando la grotta di Tham Din sin dal 2020. Questo perché avevano ritrovato alcune pitture rupestri in ocra rossa. Tali disegni raffiguravano scene di caccia comprensive di figure umane che brandivano archi e frecce mentre inseguivano dei cervi.

Così, entro il 2022, gli scavi avevano riportato alla luce numerosi reperti fra cui ossa di animali, ceramiche e utensili di pietra. Le analisi di laboratorio hanno rivelato che tali oggetti avevano un’età compresa fra 10mila e 29mila anni, confermando che il sito era stato abitato da esseri umani preistorici per migliaia di anni.

scheletro bambino thailandia
Crediti foto: @Governo Thailandese

Mentre gli archeologi esploravano il fondo della grotta si imbatterono nella scoperta più straordinaria di tutte. Ovvero quella dei resti scheletrici ben conservati di un bambino, sepolto insieme ad alcuni elementi rituali. Lo scheletro di Pangpond era sorprendentemente ben conservato. Sin da subito, le piccole dimensioni del cranio e lo stato delle articolazioni avevano suggerito che i resti appartenessero a un bambino di età compresa fra i sei e gli otto anni.

Pangpond visse durante il Paleolitico. Il che suggerisce che gli esseri umani abbiano occupato questa parte della Thailandia prima di quanto pensato in precedenza. Molto particolare anche lo stile della sepoltura. Il bambino era sdraiato supino, con pietre e pigmenti rossi sul corpo. Il che suggerisce una sepoltura cerimoniale. Si pensa che i pigmenti possano essere simbolo di sangue e potere; la loro presenza sul bambino potrebbe indicare che tutta la comunità gli abbia tributato un commiato rituale.

thailandia

Intorno al corpo, poi, erano presenti tracce di cenere e carbone, quasi come se ne avessero affumicati i resti prima della sepoltura, forse per preservarli, forse per proteggerli dagli animali. Infine la scoperta suggerisce come questi primi esseri umani del sud-est asiatico svilupparono ben presto complesse usanze funerarie.