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Antiche tombe di balenieri scoperte nelle Isole Svalbard

Questa scoperta arriva dalle Isole Svalbard. Qui Lise Loktu, archeologa e ricercatrice presso l’Istituto norvegese per la ricerca sul patrimonio culturale, ha rivelato qualcosa di più su un cimitero di tombe di balenieri scoperto sulle Isole Svalbard. Queste tombe si sono conservate benissimo nonostante il clima freddo e il permafrost. Anzi: secondo Loktu, “in nessun altro luogo ci sono così tante tombe ben conservate che rappresentano parti della popolazione di questo periodo”.

Cosa emerge dalle tombe dei balenieri?

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Crediti foto: @Lise Loktu

Le tombe si sono conservate così bene che gli individui sepolti conservano non solo gli scheletri, ma anche resti di capelli, pelle e organi interni. Persino le bare, gli attrezzi usati e gli indumenti indossati si sono conservati perfettamente.

Nei musei di tutta Europa spesso possiamo ammirare i tessuti di vestiti ben conservati appartenenti a persone di ceti elevati. Ma in questo caso si sono ben conservati gli indumenti di gente comune. Per questo motivo le tombe dei balenieri hanno fornito agli archeologi preziose informazioni.

Per esempio, i vestiti portavano tracce di riparazioni continue ed era chiaro che erano stati usati per parecchio tempo. Il che indica che erano i vestiti di persone povere. Inoltre, cosa curiosa, gli abiti indossati non erano creati appositamente per la caccia alle balene: semplicemente i balenieri usavano i loro normali vestiti invernali.

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Crediti foto: @Lise Loktu

L’usura degli scheletri ha suggerito che alcuni di essi avevano svolto lavori fisicamente molto impegnativi. Altri, invece, erano vogatori o arpionieri. Il che indica una società molto stratificata. Analisi del DNA hanno dimostrato che i resti delle persone seppellite in queste tombe arrivavano da diverse nazioni.

Il problema, però, è che tali tombe rischiano di essere trascinate e sepolte in mare a causa dell’erosione delle coste. Per questo motivo i ricercatori stanno cercando di ottenere da essere tutte le risposte possibili in merito al passato dei balenieri.

Fra il 1600 e il 1700 il grasso di balena divenne molto prezioso. In Europa tutti lo richiedevano, per trasformarlo in olio (usato anche per le lampade) e saponi. Inoltre era usato anche per realizzare tessuti e tinture. Le ossa e i fanoni, invece, erano usati per creare ombrelli e le stecche dei corsetti.

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Crediti foto: @Lise Loktu

Per questo motivo in quel periodo, persone da tutte le parti, arrivavano in massa alle Svalbard per diventare balenieri e dare la caccia a questi cetacei. La caccia era assai pericolosa e molti balenieri morirono in quel periodo (anche a causa dello scorbuto, patologia mortale causata dalla carenza di vitamina C). Il che creò la comparsa di grandi siti di sepoltura lungo la costa. Pensate che alle Svalbard sono registrate circa 800 tombe di balenieri risalenti a quel periodo.