Anita Garibaldi fu la moglie del noto Giuseppe Garibaldi, protagonista indiscussa del risorgimento italiano. Ma non fu importante solamente per la storia d’Italia. Non molti sanno che le sue origini non erano in realtà italiche. Infatti Garibaldi la conobbe in Brasile, che negli anni venti del 1800 ottenne l’indipendenza dal Portogallo. In quegli anni in America Latina c’era grande fermento e l’uomo si trovava lì per sfuggire alla galera. In questo contesto incontrò la rivoluzionaria Anita, che nonostante la giovane età (appena ventenne) si trovava in prima linea tra i combattenti. La leggenda narra che i due si innamorarono a prima vista. Dopo aver partecipato con grande coraggio ai combattimenti Brasiliani i due tornavano in Italia, anch’essa in fermento.
Proprio per questo Anita Garibaldi si conquistò l’appellativo di ”eroina dei due mondi”, perché combatté con coraggio per la liberazione di due Paesi. Il 27 dicembre del 1848 Anita e i suoi bambini sbarcarono in Italia e subito accolti da una folla in festa. Giuseppe la raggiunse a Giugno, ma partì immediatamente per partecipare alla prima guerra d’Indipendenza nel nord Italia.
Quando il 9 febbraio 1849 si proclamò la Repubblica Romana, Garibaldi si trovava in città per difenderla dagli attacchi Francesi. Anita decise di lasciare i bambini alle cure di sua suocera e incinta di quattro mesi partì per aiutare il marito. Lui la accolse dicendo ”Questa è Anita, ora avremo un soldato in più”.
Poco dopo la resistenza romana cedette e i coniugi Garibaldi furono costretti a fuggire insieme a quattromila uomini. La donna si tagliò i capelli, vestì abiti militari e seguì il marito anche in una circostanza tanto difficile. Avevano alle calcagna circa 40 mila uomini. I due riuscirono ad avvicinarsi al nord, ma il viaggio fu molto difficile. A causa degli stenti, delle difficoltà aggravate dalla gravidanza, Anita accusò gli effetti delle febbri malariche che la uccisero. Era il 4 agosto 1849. La sua vita terminò a soli 28 anni, combattendo strenuamente per la libertà di un paese non suo, ma guadagnandosi un posto di primo piano nella storia della nostra Italia Unita.