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alcune bugie sull'antichità alle quali potreste erroneamente credere

Alcune bugie sull’antichità alle quali potreste erroneamente credere

Viviamo in un’epoca straordinaria, in cui l’informazione circola libera, raggiungendo chiunque voglia accoglierla. Eppure per farlo serve spirito critico, capacità di discernimento, talvolta diffidenza (sempre meglio ascoltare più campane sullo stesso argomento, n.d.r.). Se mancano questi fattori, allora dilaga la disinformazione, e questa non è una cosa buona, assolutamente. Nel nostro piccolo cercheremo di sfatare alcune bugie sull’età antica, falsità alle quali abbiamo creduto anche noi in tempi non sospetti. Non perdiamoci in chiacchiere e iniziamo!

alcune bugie sull'antichità alle quali potreste erroneamente credere

Gli ebrei schiavi in Egitto costruirono le piramidi? Mh, no. La convinzione deriva da una coincidenza temporale. Il libro dell’Esodo, realizzato attorno al V secolo a.C., menziona la cattività israelitica nella terra dei faraoni, ma non menziona neppure in un’occasione la costruzione delle piramidi. E mentre si finiva di scrivere l’Esodo, da Atene lo storico Erodoto affermava in una delle sue opere come “per erigere le piramidi si impiegarono all’incirca 100.000 uomini”. Avete per caso letto la parola “ebrei“? Magari voi no, alcuni storici sì…

Le statue greco-romane erano bianche, anzi, bianchissime. Pensate, ogni edificio, ogni scultura, tutto ciò che è ereditario del trascorso greco o romano, una volta era colorato, anche in modo vivace! Dal Rinascimento facciamo finta di non saperlo, perché condividiamo l’idea che il candido marmo sia affascinante, senza tempo, caratteristico. Beh, ci dispiace dirvi che i romani, solo per fare un esempio, adoravano dipingere le statue con colori sgargianti come il rosso, il giallo e il verde. E se oggi lo possiamo dire con certezza è anche grazie alle testimonianze di Pompei.

bugie sul colore delle statue greco-romane

Gesù è nato il 25 dicembre. Prima cosa da tenere a mente: non sappiamo indicare con esattezza la data di nascita di Cristo. I vangeli ci danno qualche indizio ed è proprio con l’ausilio di questi che si può, a ragion veduta, affermare come Gesù il 25 dicembre proprio non sia venuto alla luce. Allora perché scegliere questa data? Semplice, quando l’imperatore Costantino sdogana la religione cristiana entro i confini imperiali, la comunità cristiana si appropria della festività collegata al solstizio d’inverno (festeggiata dal 21 al 25 dicembre) e la tramuta nel Natale del Messia.

Leonida e i 300 valorosi spartani alle Termopili. Qui Zack Snyder nel 2007 ha ingannato un bel po’ di persone. Quando re Serse tentò la conquista della Grecia nel 480 a.C. dovette fermarsi al passo delle Termopili. Nel suddetto luogo 300 spartani si sarebbero sacrificati contro l’immenso esercito persiano. Vero solo in parte. In realtà alla battaglia parteciparono anche altre 4.000 unità alleate dei lacedemoni. Ciò non toglie la palese disparità numerica tra le forze in campo, però rende la storia meno “cinematografica” vero?

bugie sulla battaglia delle Termopili

Cleopatra: bellissima e inequivocabilmente egizia. La prima cosa non è necessariamente vera, la seconda è falsissima. E va bene, non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace. Però Cleopatra non era una bellezza mai vista prima; questa etichetta l’abbiamo inventata noi, per giustificare le imprese diplomatiche di una donna prima di tutto intelligente e scaltra. Ma il carico da novanta deve ancora arrivare. Cleopatra faceva parte della Dinastia Tolemaica d’Egitto, una dinastia dall’anima ellenica stabilitasi al vertice dopo le conquiste di Alessandro Magno. Gli antenati di Cleopatra neppure si sforzarono di imparare la lingua locale, mentre lei fu la prima a compiere questo passo per saldare la propria posizione di potere agli occhi del popolo. Per l’appunto, scaltra.